50 - Saverio de Martino, console napoletano a Tunisi, informa Giustino Fortunato, ministro degli affari esteri, sull'approdo di un vapore sardo "avente a bordo il tanto rinomato general Garibaldi [...] con istruzioni al console [sardo] di farlo qui disbarcare". il Bey ha negato il permesso di sbarco per "non voler nel suo stato somiglianti soggetti espulsi per cause politiche"1849 set. 20
51 - Saverio de Martino, console napoletano a tunisi, informa Giustino Fortunato, ministro degli affari esteri, della ripartenza per Cagliari e Genova di Garibaldi che "avea prescelto questa residenza per esser il punto più prossimo al continente ed avrebbe, in questo paese, ora rifugio di numerosi malintenzionati europei, fatto nascere de' gravi sconcerti"1849 ott. 02
52 - Carlo Filangieri, principe di Satriano, duca di Taormina, luogotenente generale napoletano "nei Reali Domini al di là del Faro" scrive a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri, notando che "i novatori, i mazziniani, i federalisti e tutta la triste genia che aspira a mutazioni di Stato, fanno assegnamento sulla guerra e van sussurrando che la Francia e l'Inghilterra faran leva in una guerra colle Potenze del Nord coll'elemento rivoluzionario e si aspettan quindi da un momento all'altro di vedere l'Italia in combustione"1853 nov. 15
53 - Giovanni Gioeni Cavaniglia, principe di Petrulla, ministro plenipotenziario napoletano a Vienna, scrivendo a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri, mette a fuoco la posizione dell'Austria nell'Italia Settentrionale: "L'attenzione di questo Governo imperiale è ora più che mai seriamente rivolta allo stato politico dell'Italia, ove, abbenchè la pace e la pubblica tranquillità non sia stata menomamente turbata e non abbiasi a deplorare alcun manifesto tentativo di insurrezione, pure la maggioranza degli abitanti e sopra tutto gli esaltati che non sono in picciol numero, non lasciano di tenere i loro sguardi rivolti agli avvenimenti de' quali l'Oriente è teatro [...]. se a questo si aggiungono i maneggi dell'emigrazione lombarda, l'arrivo in Piemonte del famigerato Garibaldi [...] si scorgerà chiaramente che questo Imperiale Governo ha ragione di preoccuparsi dello stato delle provincie italiane dell'Impero"1854 mag. 25
54 - Emiddio Antonini, ministro plenipotenziario napoletano a Parigi, riferisce a Luigi Carafa, duca di Traetto, che "avendo presentito che il Governo piemontese fosse stato richiesto di mandare due divisioni di truppe in Oriente[...], effettivamente tempo fa il Gabinetto britannico fece esprimere a Torino il desiderio di veder 14 o 15 mila uomini tra le truppe anglo-francesi in Oriente, ma il Gabinetto sardo fece chiaramente conoscere di non volersi aderire, non potendo diminuire le sue forze in faccia ad avvenimenti che potrebbero presentarsi in Italia"1854 giu. 30
55 - Emiddio Antonini, ministro plenipotenziario napoletano a Parigi, scrive a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri: "Da Torino conoscerà i dettagli dell'accessione del Piemonte al trattato di alleanza tra la Francia e l'Inghilterra. Sebbene si dica in quel trattato che non debbasi aspirare a nessun vantaggio individuale, si crede nondimeno che il Piemonte abbia la promessa, nel caso della conquista della Crimea, di riottenere alcuni degli stabilimenti che possedevano i Genovesi. L'Austria ritira dal trattato la sicurezza della quiete della Lombardia. Anzi si è spinta la cosa fino all'epigramma dicendosi che quindicimila piemontesi andranno sotto gli ordini del maresciallo Radeski"1855 gen. 16
56 - Edoardo Targioni, console a Costantinopoli, scrive a Luigi Carafa, duca di Traetto: "Spedisco qui unito a V. E. due supplementi ed un brano del Giornale di Costantinopoli, in cui sono riferiti alcuni particolari della battaglia avvenuta il 16 del corrente sulla Tchernaja [...]. Non saprei dire se perchè effettivamente lo meritino, o per fini politici, qui si tributano i maggiori encomi al valore delle Truppe Piemontesi ed a' loro Generali. Sembra però indubitato che l'artiglieria di quell'esercito si distinse nella battaglia del giorno 16 in modo da destar maraviglia, sia per il colpo d'occhio e la rapidità nel puntar batteria, ove si sarebbe quasi creduto impossibile, sia per la giustezza de' tiri con ciascuno de' quali si scavalcava quasi sempre un pezzo nemico, oltre il terribile fuoco di mitraglia che cogliendo di fianco i battaglioni Russi in ritirata, pare mal giudicati, ne fecero grande strage"1855 ago. 23
57 - Emiddio Antonini, ministro plenipotenziario napoletano a Parigi, scrive a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri: "il Generale Piemontese Conte Lamarmora è partito per Londra. Egli protesta altamente che non sia vero che nel recarsi in Oriente, e passando pel Golfo di Napoli con la spedizione Piemontese, permettesse che si suonassero, e si cantassero inni rivoluzionari. Ha dato prova, dice egli, come detesti le mene rivoluzionarie; e che, se consentì di entrare nel nostro Golfo lo fu unicamente per prestarsi al desiderio che i Suoi Ufficiali mostravano di ammirarlo"1856 gen. 26
58 - Edoardo Targioni, console napoletano a Costantinopoli, invia a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri, copia del "Journal de Costantinople", recante la "traduction officielle" del Khatt-i Humayun ossia "decreto imperiale, che proclama l'uguaglianza civile, religiosa e politica de' sudditi del Sultano, ed annuncia ne' tempo stesso le molte riforme da introdursi nel governo Ottomano"1856 feb. 21
59 - Emiddio Antonini, ministro plenipotenziario napoletano a Parigi, invia a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri, il "Monitore" del 29 aprile 1856 che contiene il trattato di pace del 30 marzo tra la Russia, l'Inghilterra, la Francia, l'Austria e la Prussia. A tale rapporto è allegata copia del "Protocole n°XXII. Sèance du 8 avril 1856"1856 apr. 30
60 - Edoardo Targioni, console napoletano a Costantinopoli, riferisce a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri, sulla pubblicazione del trattato sottoscritto alla conclusione del Congresso di Parigi tra Francia, Gran Bretagna ed Austria "nello scopo di garantire l'indipendenza e l'integrità dell'Impero Ottomano"1856 mag. 22
62 - Mariano Zucchelli, incaricato del consolato napoletano ad Alessandria, scrive a Luigi Carafa, duca di Traetto, ministro degli affari esteri, riguardo all'aggregazione del consolato toscano a quello sardo, a seguito delle annessioni al Piemonte dell'Italia centrale, con conseguente giubilo degli italiani in Egitto1860 mag. 14
02 - Dispaccio vicereale con cui viene ordinato al Luogotenente della Regia Camera della Sommaria di partecipare alle cerimonie religiose nella chiesa maggiore del Carmine per celebrare la conquista di Alba Reale in Ungheria e di disporre che vengano fatte le luminarie nei castelli della città.1688 mag. 31
03 - Dispaccio del Vicerè al Luogotenente della Regia Camera della Sommaria affinchè si liberi il pagamento per la processione della settimana santa della confraternita di Nostra Signora della Concezione a Montecalvario e per le spese degli apparati e delle delle cerimonie religiose della cappella reale, effettuato con tratte sull'arrendamento del tabacco introitate nella Cassa Militare.1690 feb. 28
06 - Consulta della Regia Camera della Sommaria circa la soddisfazione domandata dai castellani di Castel nuovo, dal Governatore del Castello del Carmine, e dal Munizioniero del Castel dell'ovo per le luminarie fatte in questa città nei regi castelli per la vittoria ottenuta da Sua Maestà a Saragozza, che devono essere pagate dai 24.000 ducati assegnati ogni anno al Vicerè per i gasti segreti, non essendo lecito fare tale spesa per gasto pubblico per non contravvenire ai reali ordini del 25 maggio e 19 giugno 1689.1710 ott. 06
07 - Dispaccio del Vicerè al Luogotenente della Regia Camera della Sommaria affinchè vengano pagati i 400 ducati soliti a darsi alla processione che esce dal monastero della Solitaria il Venerdì santo, i 700 ducati per la cena nel Palazzo Reale, e i ducati 596 per il monumento da farsi nella Real Cappella.1711 feb. 26
09 - Dispaccio del segretario di Stato al Luogotenente della Regia Camera della Sommaria perché disponga quanto necessario per le luminarie che si devono fare per le tre notti nelle fortezze della città per la celebrazione della vittoria conseguita a Bitonto sull'esercito tedesco e ne dia la commissione ad angelo Carasale.1734 mag. 27
10 - Dispaccio del Segretario di Stato al Luogotenente della Regia Camera della Sommaria per approvare a favore di Giov. Antonio Medrano il prezzo dei modelli e delle luminarie della piramide di Bitonto e richiedere che vengano inviati alla Segreteria di Stato e Guerra gli ottanta ducati occorrenti per le spese.1734 set. 30
12 - "Disegno tanto della pianta che della elevazione della Real Piramide eretta in Bitonto in trofeo e vittoria riportata dalle armi spagnole in cui vedeasi distintamente con chiarezza la sua giusta positura adornata e perfettamente compita come tutto osservasi dalla disotto descrizione alfabetica". sd. Nicolò Pasquale Valentino ingegnere civile1734 oppure 1766
13 - Carolo ispaniarum infanti neapolitanorum et siculorum regi parmensium placentinorum castrensium duci magno etruscorum principi quod hispani exercitus imperator germanos deleverit italicam libertatem fundaverit. appuli calabrique signum extulerunt. Incisione per l'obelisco di Bitonto, scala di palmi X napolitani, scala di piedi XII castigliani.1734
14 - Dispaccio del Segretario di Stato al Luogotenente della Regia Camera della Sommaria per partecipare la risoluzione del Re di celebrare il matrimonio dell'infante Filippo suo fratello con la primogenita di Francia i giorni 18, 19, e 20 dicembre con i fuochi la prima notte, la seconda la serenata al Palazzo, e al terzo giorno la cuccagna, con luminarie generali in tutta la città, con salve reali dell'artiglieria dei castelli della città e delle galere.1739 dic. 13
19 - Dispaccio spedito dal Marchese di Salas al marchese di Villa Fuente affinchè si paghino 120 ducati all'ingegnere Bartomomeo Granucci per la baracca costruita, per la macchina dei fuochi artificiali nella marina di Chiaia, l'addobbo della sala da ballo e la serenata in occasione dell'arrivo della Regina.1743 lug. 01
21bis - "Prospettiva della Macchina del Fuoco artifiziale, posta nella Piazza del Castello Nuovo" in Narrazione delle solenni reali feste fatte celebrare in Napoli da Sua Maestà il re delle Due Sicilie Carlo infante di Spagna per la nascita del suo primogenito Filippo Reale principe delle Due Sicilie. Napoli. a stampa, Napoli1749