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Processi antichi
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Regio Fisco e Nicola Giraldi contro Muzio Callea e Giovanni Francesco Serra di Policasto, per la restitenza opposta al comparente incaricato della riscossione delle collette.
1589 - 1590
Informazione presa contro Enrico Garau, commissario della Regia fabrica della fortificazione di Crotone circa le contribuzione dovute da varie universita'.
1589
Giovanni Paolo Storione, contro Salvatore De Antonellis, di Cerignola per la richiesta di trasmissione degli atti dalla Regia Dogana della mena delle pecore di Puglia alla Sommaria, circa il rimborso di duc. 100. per la vendita di erbe per il pascolo al convento
1590
Regio Fisco contro Giovanni Angelo Albertini , ex percettore di Principato Ultra nella controversia relativa alla soluzione del momento di duc. 65,3- 73-4 per il mancato versamento delle esanzioni effettuate nell' unversita' di Salza.
1591 - 1603
Processo di appello al decreto emesso della corte Bagliva nella quale Andrea dell' Orca di S. Germano, era accusato da Consalvo de Marino di inquinare l' aria con le esalazioni provenienti dalla sua stalla.
1591
Testimonianze ed indagini svolte da Antonio Squillante, procuratore fiscale per irregolarita' ed illecite vendite operate dal commissario dei grani in vari casali di terra di lavoro.
1591
Informazioni trasmesse dal Regio Fisco al commissario De David, circa il contrabbando di fave commesso da Bernardo Cosentino, di Scilla.
1591
Controversia tra Angelo Piccaro e l' Universita' dell' Amatrice in Abruzzo Ultra per le franchigie sull' alloggio dei soldati spettanti al comparente in quanto regio cassiero, ma che l' Universita' respinge poiche' aggravano la situazione economica dei cittadini poveri.
1591
Donato Pepe di Ravello, padre di 12 figli, chiede al Regio Fisco e All' Universita' di Ravello l' immunita' e l' esenzione fiscale per se' e per i suoi figli.
1592
Il Regio Fisco chiede la restituzione delle somme trattenute indebitamente da Francesco Longobardo e Giorgio Gavadi nella cattura " banditorum.
1592 - 1606
Controversia tra il castellano e i soldati del R. Castello di Otranto e le citta' di Otranto, circa le immunita' e i privilegi che pretendono di godere a danno della citta'.
1592
Giovanbattista Vultabio, nativo di Barletta, chiede al Regio Fisco e agli Arrendatori della R. Dogana di Napoli e Bari di poter godere dei privilegi che tale cittadinanza comporte.
1593
L' Universita' di Casola (terra di lavoro) contro il chierico Mauro Galterio nella controversia riguardante l' esenzione dai pagamenti fiscali, gabelle ed altro impossizioni non dovute essendo la controparte numerata tra i fuochi di Aversa che gia' pratica tale essenzione.
1593
Clemente ed Agostino Naclerio chiedono al R. Fisco e agli Arrendatori della R. Dogana di Napoli di poter godere della cittadinanza napoletana con tutti i privilegi che essa comporta.
1593
Bartolomeo, Giuseppe, Giov. Andrea Strina, figli di Ignazio Strina e Lorenza de Pagana, chiedono al regio Fisco e agli Arrendatori della R. Dogana di Napoli di essere riconosciuto cittadini napoletani con tutti i privilegi che tale ricoscimento comporta.
1593
Ufficiali di Fondi contro alcuni cavallari di Alvito circa l' intercettazione di 47 cavalli, portati da Alvito a Fondi per il pascolo e non accompagnati da bollette.
1593
Anna Barrinovo, denuciando la cattiva lavorazione di un panno di lana, chiede a Felice della Mura la restituzione di una parte della somma pagata.
1594 - 1603
Giovanni Antonio Mosco contro Pompeo Caracciolo, commissario della Sommaria, per l' informazione relativa al grano, orzo e olio eseguiti al comparente da due commissari del Regno Percettore.
1594
Controversia tra il Regio Fisco e Pier Francesco Marino di Genova circa l' esportazione di alcuni oggetti d' argento sdoganati da Napoli a Genova.
1594
Busta 08
Busta 09
Busta 10
Busta 11
Busta 12
Busta 13
Busta 14
Busta 15
Busta 16
Busta 17
Busta 18
Busta 19
Busta 20
Busta 21
Busta 22
Busta 23
Busta 24
Busta 25
Giuseppe Ignazio de Mattuis Niccolo' Corvi, Niccolo' e Giuseppe Calderario ed altri, assegnatari di libretti di esezione di collette, e in Sulmona, chiedono agli amministratori dell' universita' di Sulmona vari provvedimenti riguardante l' esezione delle collette-
1755
Trasmissione degli atti per lì appello della R. Dogana dell' Aquila alla Sommaria per la controversia tra Bernardina di Giannatonio della terra di Cagnano e Saverio Pietro Paoli circa il possesso di un territorio.
1756 - 1757
Angela Pescerini, baronessa di Ailano, ricorre contro alcuni cittadini dell' universita' di Ailano, che godendo del privilagio di foro, in quanto locati della Dogana di Foggia, introducono impunemente animali nei suoi territori.
1756 - 1758
Nicola Abbamundo, figlio ed erede di Orsola Fiore Creditice nei confronti del patrimonio di Salvatore Vetrone chiede di entrare in possesso del territorio di Cortefigliola che faceva parte dei beni di detto Vetrone e pervenuto per aquisto a Domenico Santillo di Vitulano.
1756 - 1767
Giuseppe de Grecis di Bari chiede di essere rimborsato delle spese sostenute per la rifazione del tetto dell' ospedale di Bari.
1756
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