struttura gerarchica
  • Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli 
  • Sede centrale 
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
fonds
titolo e estremi cronologici
Porzio, Giovanni1905 - 1956
descrizione fisica
pezzi  65
soggetto produttore
Porzio, Giovanni (Portici 1873 - Napoli 1962); Portici, Napoli
collocazione
locale 167 soppalco
ambiti e contenuto
L'archivio Giovanni Porzio fu donato all'Archivio di Stato di Napoli il 19 giugno 1967 dall'avvocato Mario Porzio, a nome dell'intera famiglia. Poiché l'archivio conteneva documenti di natura pubblica, rivendicabili dallo Stato Italiano in base all'articolo 13 della legge del 22 dicembre 1939, la donazione fu subordinata alla condizione che "le carte fossero conservate tutte riunite, che non avvenissero cioè, mai la separazione dei documenti pubblici dai documenti e dalle lettere private, dalle carte forensi e dalle note politiche".
Si occupò dell'ordinamento dell'intero archivio Riccardo Cisternino, il quale presso l'abitazione di Giovanni Porzio effettuò una prima sistemazione del carteggio. L'archivio comprende principalmente tre tipi di scritture: private; "semipubbliche" (scritti di personalità politiche e di uomini di governo, che, nel comunicare con Giovanni Porzio, trattavano affari pubblici in forma privata) e carte pubbliche.
L'archivio si distingue in due parti: la prima costituita dal "carteggio" conservato in 65 fascicoli; la seconda costituita dall' "epistolario" conservato in 19 buste contrassegnate da lettere alfabetiche. Gran parte della documentazione si riferisce agli anni 1920-1921 e agli anni 1946-1956, decennio durante il quale Giovanni Porzio si attivò per la rinascita e la ricostruzione del Mezzogiorno d'Italia.
La prima parte, quella denominata "carteggio", comprende, oltre a lettere e telegrammi diretti a Giovanni Porzio, anche dattiloscritti, articoli e manoscritti. Si segnala la busta intitolata "Presidenza del Consiglio", nella quale sono conservati scritti commemorativi e augurali per il cinquantesimo anniversario della presa di Roma. Tra i testi manoscritti sono da segnalare quelli di Giovanni Giolitti inviati a Giovanni Porzio e relativi alla situazione politica italiana durante gli anni '20 del '900.
La seconda parte dell'archivio, l' "epistolario", comprende lettere di Giovanni Giolitti e minute di Giovanni Porzio; lettere e telegrammi di Enrico de Nicola, di Ettore Ciccotti, di Emanuele Filiberto e di altri esponenti del mondo politico della prima metà del '900.
L'archivio, oltre a testimoniare l' attività politica di Giovanni Porzio durante la prima e la seconda guerra mondiale e il suo impegno a favore del Mezzogiorno nell'immediato dopoguerra, offre numerosi spunti sul panorama storico - politico dell'Italia durante la prima metà del XX secolo.
strumento di ricerca
0584 Porzio Giovanni nn. 1-65
strumenti di ricerca presenti in Sala di Studio
inv. 584.  a cura di Riccardo Cisternino