struttura gerarchica
  • Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli 
  • Sede centrale 
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
fonds
titolo e estremi cronologici
Sanseverino di Bisignano1214 - sec. XX  con docc. in copia dal 1002
descrizione fisica
pezzi  1000
soggetto produttore
Sanseverino, principi di Bisignano (secc. XV-XX); Napoli
Firrao, principi di Luzzi e di Sant'Agata
Di Capua, gran conti di Altavilla e principi della Riccia
Spinelli, principi di San Giorgio
collocazione
locale 155
locale 139 (piante)
ambiti e contenuto
L'archivio, conservato nel palazzo dei principi di Bisignano sito in Barra, in provincia di Napoli, fu depositato presso l'Archivio di Stato di Napoli il 28 dicembre 1946 da Pio Rodinò, marchese di Miglione e da Guido Rodinò di Miglione, eredi dei Sanseverino di Bisignano e consegnatari dell'archivio di famiglia. Tra gli archivi privati, quello dei Sanseverino di Bisignano è uno dei più importanti dell'Italia Meridionale, riferendosi le scritture soprattutto al ramo principale dei Sanseverino: i principi di Bisignano, potenti signori del Regno di Napoli, soprattutto durante il periodo angioino e aragonese.
L'archivio, al momento del deposito, presentava un proprio ordinamento ed era munito di un inventario sommario e di un volume di regesti delle pergamene. Durante le operazioni di riordinamento furono naturalmente rispettati i criteri già esistenti e l'ordine originario secondo il quale le scritture erano state conservate.
La documentazione, di natura soprattutto feudale e patrimoniale, realtiva ai beni che la famiglia possedeva in Calabria, in Basilicata, in Abruzzo, in Principato Citra e in Napoli si divide in pergamene e carte.
Le pergamene, nel numero complessivo di 542, ordinate cronologicamente, si articolano in una prima numerazione relativa ai primi 387 documenti (1244-1849), con un' appendice di 28 documenti (1214-1850) e una seconda numerazione relativa a 127 privilegi (1399-1842). La pergamena più antica è costituita da un diploma dell'Imperatrice Costanza d'Altavilla datata 1214; si annoverano altri 113 diplomi di sovrani, 17 bolle pontificie, 9 brevi e 248 atti privati, tra cui istrumenti notarili. Bisogna segnalare che molti documenti membranacei testimoniano diversi periodi storici, come quelli durante i quali scoppiarono le lotte tra Angioini e Durazzeschi, quelle tra Angioini e Aragonesi e le lotte tra Francia e Spagna in cui esponenti di casa Sanseverino ebbero ruoli fondamentali. Fra gli atti sovrani più importanti si segnalano i privilegi con i quali re Roberto d'Angiò fece concessioni ai Sanseverino per il ruolo da essi svolto durante la rivolta dei Pipino (1359); i privilegi di Luigi d'Angiò a favore dei Sanseverino, per la guerra sostenuta contro i Durazzo (1384-1387); i privilegi di Luigi II d'Angiò (1394); di re Ladislao (1399); di Luigi III d'Angiò (1421); i patti stipulati con Alfonso I d'Aragona (1439); i patti dei Sanseverino ai tempi dell'invasione di Giovanna d'Angiò (1462); i patti con Ferrante II d'Aragona (1496); i patti con Federico d'Aragona; privilegi concessi da re Luigi XII di Francia e da Ferdinando il Cattolico. Si annoverano, tra le scritture private in pergamena, capitoli matrimoniali, testamenti, processi, capitoli di Università, controversie feudali tra il 1366 e il 1379.
Il fondo cartaceo, costituito da 431 fascicoli e da un'appendice di altri 18 fascicoli, si articola in 11 serie:
I) "Feudi, diritti feudali", comprendente documentazione relativa a circa 44 feudi, tra i quali quelli calabresi di Altomonte, di Bisignano, di Bonifati, di Cassano, di Chiaromonte, di Corigliano, di Luzzi ed altri, tra i quali quelli di Malvisto, di Montecalvo, di Policastro, di Salpi, di Sangineto, di San Giorgio a Cremano, di San Giorgio la Molara, di San Marco Argentano, di Sanseverino, di Sant'Agata, di Saponara, di Torre del Greco. Si annoverano inoltre atti di natura giudiziaria, patrimoniale, tra cui inventari e mappe topografiche, nonché scritture relative a diversi benefici e patronati;
II) "Testamenti e carte concernenti inventari e successioni ereditarie", con documentazione a partire dal 1336;
III) "Capitoli matrimoniali e carte relative a matrimoni", con documentazione dal secolo XIII, che si rivela importante per la storia feudale e per la storia della famiglia;
IV) "Fascicoli di cause e atti processuali diversi", dal sec. XV;
V) "Corrispondenza", comprendente documentazione dal secolo XVI al secolo XIX. Si segnalano molti carteggi autografi di sovrani, principi, ministri, ambasciatori ed altri importanti personaggi politici e religiosi. Si segnala il notevole carteggio del cardinale Farnese; altri carteggi autografi sono di due cardinali di casa Firrao di Luzzi;
VI) "Incarichi, titoli, onorificenze";
VII) "Privilegi, istrumenti, memorie, questioni patrimoniali di casa Sanseverino", con documentazione dal 1421;
VIII) "Privilegi, istrumenti, memorie della famiglia Firrao", con documentazione dal secolo XIII;
IX) "Privilegi concernenti famiglie varie", tra le quali le famiglie De Dura; Di Capua; Capece Scondito; Grillo; Spinelli; Pacco, Pignatelli;
X) "Oratori, indulgenze, Legati pii, affari di coscienza e religione";
XI) "Miscellanea", comprendente decreti, carteggi, fedi di nascita e di morte, memorie e manoscritti.
La serie denominata "Appendice" comprende documentazione eterogenea, tra cui lettere, brevi e rescritti pontifici, carte di successione, bolle, alberi geneaologici, carte topografiche, disegni e carte contabili.
Bisogna sottolineare che nell'archivio Sanseverino di Bisignano sono confluite, per motivi di parentela, scritture appartenenti ad altre famiglie, tra le quali quelle dei Di Capua, gran conti di Altavilla e principi della Riccia, degli Spinelli, principi di San Giorgio e dei Firrao, principi di Luzzi e di Sant'Agata. Per la documentazione pertinente a questi ultimi, è stato redatto un inventario separato delle pergamene e delle carte, lasciando le segnature indicate nell'Archivio Sanseverino. Pertanto, le pergamene appartengono alla prima numerazione con appendice e alla seconda numerazione dell'archivio Sanseverino e le carte alle 11 serie del medesimo archivio. Tra le pergamene si annoverano privilegi, bolle, brevi e istrumenti, datati tra il 1375 e il 1842. Tra le carte, si annoverano quelle di natura feudale; carte di successione, tra cui testamenti e inventari ereditari; capitoli matrimoniali; atti processuali; corrispondenza; documentazione personale, come nomine, titoli, onorificenze e incarichi; privilegi, strumenti, memorie; scritture relative agli oratori privati; alberi genealogici. Bisogna sottolineare che carte del medesimo archivio Sanseverino di Bisignano sono conservate nel fondo della Regia Camera della Sommaria, Diversi e Dipendenze, probabilmente lì riunite al tempo del sequestro dei beni operato da Ferdinando I d'Aragona a danno del principe Ferrante Sanseverino.
strumento di ricerca
0568 Sanseverino di Bisignano - Carte - Privilegi e istrumenti di casa Firrao -
strumenti di ricerca presenti in Sala di Studio
inv. 567.  L'inventario sommario a stampa, a cura di Jolanda Donsì Gentile, edito in "Archivi privati", P.A.S., Roma, 1967, I, pp. XLVII--112, n. 567
inventario manoscritto relativo alle carte e pergamene della famiglia Firrao di Luzzi, n. 568.