struttura gerarchica
  • Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli 
  • Sede centrale 
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
Fondo
titolo e estremi cronologici
Saluzzo di Corigliano1419 - 1932  con docc. in copia dal 1301
descrizione fisica
pezzi  233
soggetto produttore
Saluzzo, principi di Santo Mauro, duchi di Corigliano (sec.XVII-XX); Genova, Corigliano, Napoli
collocazione
locale 168
ambiti e contenuto
L'archivio Saluzzo di Corigliano fu depositato nel 1950 presso l'Archivio di Stato di Napoli da Maria Alasia Lombardo di Cumia. La documentazione si articola in pergamene e carte e comprende atti di natura privata, patrimoniale, giudiziaria; carte di famiglia e di successione. L'archivio, riordinato da Maria Rosaria Ghia, nel rispetto dell'ordinamento originario, si articola oggi in due parti, una composta da 97 pergamene, 29 volumi in pergamena e 72 buste di documentazione cartacea; l'altra parte comprende 35 buste di documentazione anch'essa cartacea, quest'ultima riordinata da Maria Antonietta Quesada.
Le pergamene (1510-1790) consistono in 97 documenti ai quali si aggiungono 29 volumi di atti membranacei datati tra il 1419 e il 1899. Si annoverano istrumenti notarili, privilegi, assensi reali e vicereali, brevi e bolle pontificie, tra le quali si segnala quella emanata da Papa Innocenzo X per la concessione ad Agostino Saluzzo e alla moglie, di poter celebrare una messa giornaliera nell'oratorio privato di famiglia sito in Napoli; si annoverano altresì diplomi, bervi di Alessandro VII, di Clemente XI, di Pio VI, lettere arcivescovili.
Le carte si articolano nelle seguenti serie:
I) "Genealogia" (s.d.), relativa alla famiglia Saluzzo di Corigliano;
II) "Testamenti" (1502-1922), tra i quali molti risultano in copia. In questa serie sono conservate anche fedi di battesimo e fedi di morte di casa Saluzzo di Lequile; decreti di preambolo. Si segnalano il testamento olografo della principessa di Belvedere, Giulia Carafa, duchessa di Corigliano (1856) e le scritture relative alla successione di Alfonso Saluzzo, duca di Corigliano (1904-1922). Alcuni testamenti in copia si riferiscono alla famiglia Pacecco Carafa, duchi di Maddaloni (1502-1922);
III) "Rapporti con Monasteri, concessioni di messe, cappellanie", comprendente istrumenti notarili per convenzioni e donazioni (1510-1912);
IV) "Lettere di persone illustri" (1612-1888): si segnalano carte relative a Giacomo Saluzzo, ambasciatore della Repubblica di Genova presso la Corte di Vienna tra il 1612 e il 1613; si annoverano inoltre scritture relative a diversi membri della famiglia Saluzzo; onorificenze a Filippo Saluzzo, duca di Corigliano;
V) "Eredità" (1765-1905);
VI) "Capitoli matrimoniali" (sec. XVIII-1840);
VII) "Inventari" (1906-1910), tra i quali sono da segnalare quelli relativi alle carte dell' "Archivio Corigliano", ovvero Saluzzo di Corigliano, e due repertori di scritture pertinenti alla famiglia, i quali furono compilati da Manfredi Palumbo;
VIII) "Terra di Corigliano" (1516-1831): si annoverano platee della terra di Corigliano; istrumenti, titoli di possesso, documentazione inerente le esazioni di censi e atti di natura giudiziaria;
IX) "Pietravairano" (1511-1911), comprendente una busta di piante topografiche, progetti, misure, corrispondenza, fitti e contratti;
X) "Palma" (1528-1829), comprendente scritture d natura patrimoniale e feudale relativa al territorio di Palma, attuale Palma Campania. Si segnalano alcune piante del citato territorio;
XI) "Processi" (1593-1913), comprendente atti processuali anche in copia, produzioni giudiziarie e allegazioni. Tra le scritture, si segnalano quelle relative ai Firrao di Luzzi, di cui esiste altra documentazione nell'archivio privato Sanseverino di Bisignano.
Si segnalano, tra le scritture patrimoniali di questa prima parte dell'archivio, quelle relative alla costruzione del palazzo Saluzzo a Napoli.
La seconda parte dell'archivio Saluzzo di Corigliano, consta di 35 buste di documentazione datata tra il 1582 e il 1932, articolata in:
I) Carte di famiglia: a) "Carte di famiglia", tra le quali si annoverano capitoli matrimoniali, inventari di beni, certificati; b) "Cariche pubbliche" (1612-1783) relative soprattutto a Giacomo Saluzzo, ambasciatore di Genova a Vienna e a Ferdinando Saluzzo, protonotario apostolico; c) "Oratori e cappelle" (1831-1899), comprendente scritture relative alla Cappella che la famiglia possedeva in San Domenico Maggiore di Napoli;
II) Carte di successione: a) "Eredità di Agostino e Alberto Saluzzo" (1747-1816); b) "Eredità di Giacomo Saluzzo" (1798-1852); c) "Eredità di Maria Giuseppa Pignatelli Strongoli" (secc. XVIII-XIX); d) "Eredità di Chiara Marini, duchessa di Corigliano (1831);
III) a) Carte di Maria Atonia Saluzzo, contessa Personè (1858-1905); b) "Carte di Filippo Saluzzo, tenente generale" (1819-1855); c) "Carte Saluzzo-Caracciolo di Torchiarolo marchesi di Villanova delle Torri" (1819-1828); d) "Carte Saluzzo-Caracciolo Principi di Forino" (1822-1868);
IV) a) "Carte Carcciolo Ruffo" (1875-1900); b) "Carte Saluzzo-Gaetani, principi di Laurenzana" (1831-1898); c) "Carte Saluzzo, principi di Tequile" (1812-1824);
V) a) "Carte Saluzzo-Carafa principi di Belvedere (1761-1880); b) "Beni fondiari-Possedimenti in Basilicata" (1627-1903);
VI) "Carte Saluzzo-Loffredo duchessa di Palma (1801-1828);
VII) "Carte Saluzzo-Murat" (1817-1827);
VIII) "Possedimenti in Calabria Citra" (1301, copia, - 1840);
IX) "Possedimenti in Terra di Lavoro", divisa in a) "Palma2 (1728-1823); b) "altre terre" (1724-1901).
Da segnalare, infine, l'esistenza nell'archivio storico comunale di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, un nucleo dell'archivio formato in massima parte dalle scritture relative all'amministrazione dell'azienda ducale di Corigliano che i Saluzzo conservarono fino al 1828.
strumento di ricerca
0674 Saluzzo di Corigliano - Inventario generale - Parte I -II
0675 Saluzzo di Corigliano - Inventario generale - Parte III
strumenti di ricerca presenti in Sala di Studio
Inventario analitico a cura di Maria Rosaria Ghia
inventario a cura di Maria Antonietta Quesada