struttura gerarchica
  • Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli 
  • Sede centrale 
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
Fondo
titolo e estremi cronologici
Giudice Caracciolo
 di Cellammare1351 - sec. XX  con documenti in copia dal 1156
descrizione fisica
pezzi  1180
soggetto produttore
Giudice Caracciolo, principi di Villa e di Cellammare (secc. XVIII-XX), Genova; Napoli
collocazione
locale 155
storia istituzionale
I Giudice rientrano nel novero delle famiglie degli uomini di affari genovesi che fondarono la loro fortuna nel campo del credito e del commercio, inserendosi poi con un'accorta politica matrimoniale nell'ambito della nobiltà terriera meridionale. Nel 1722 Costanza Eleonora Giudice sposò Francesco Caracciolo, principe di Villa, ma la famiglia, e con essa il titolo, si sarebbero estinti per la morte del loro unico figlio Nicola se il padre di Costanza Eleonora, Antonio, non avesse costituito un maggiorascato a favore della discendenza di Filippo Caracciolo duca del Gesso, fratello secondogenito del genero Francesco Caracciolo principe di Villa. Dalla primogenita di Filippo, andata sposa in seconde nozze a Carmine Niccolò, principe di Santo Bono, nacquero vari figli. Il primogenito, Francesco, acquistò il feudo di Cellamare, riottenne il titolo e riunì in sè la fortuna ed i titoli delle due estinte famiglie dei Giudice di Cellamare e dei Caracciolo di Villa, anteponendo al proprio cognome, per le condizioni previste dal maggiorascato, quello dei Giudice. Francesco sposò Maria Vittoria Palma di Artois, duchessa di Sant'Elia; il figlio, Giuseppe, si unì in matrimonio a Stefania Caracciolo dei duchi di Martina. Da questi ultimi nacque Francesco che sposò Marianna Muscettola principessa di Leporano e duchessa di Schiavi; nel 1838 dal loro matrimonio nacque Giuseppe, erede di tutti i titoli, la cui vedova, principessa Giulia Serra dei duchi di Cardinale, depositò nel 1935 questo complesso archivistico presso l'Archivio di Stato di Napoli.
ambiti e contenuto
L'archivio fu donato da Giulia Prunas Serra di Cardinale nel 1935. E' senza dubbio uno dei fondi più significativi presenti nell'istituto napoletano in quanto riunisce le scritture delle famiglie Giudice di Cellammare, Palavano di Cellammare, primo e secondo ramo dei Caracciolo di Villa, Palma di Sant'Elia, Muscettola di Leporano e Del Balzo di Schiavi. L'archivio è suddiviso in quattro parti: 1) Giudice Caracciolo 2)Caracciolo di Villa
3)Palma d'Artois
4)Muscettola di Leporano
Al primo deposito si aggiunsero altri versamenti effettuati dal principe di Leporano, che andarono a integrare e completare l'archivio. Nel 1964 furono depositati documenti che confluirono sia nell'archivio Caracciolo di Villa (una bolla pontificia di Bonifacio IX in pergamena, inerente la concessione di indulgenza plenaria ai fedeli che visitavano la chiesa di Sant'Angelo di Celano, presente nel fascio numero 110), sia in quello Muscettola (produzioni legali della principessa Villa e della principessa Alessandria; atti della causa contro Perrone, tutte inserite nel fascio 292; scritture diverse riguardanti l'eredità della principessa di Villa, Marianna Muscettola, la vendita del palazzo e dei giardini in Leporano e corrispondenza varia, quest'ultime datate 1836-1942, inserite nel fascio 308). Nel 1967 furono uniti volumi di conti dell'amministrazione Muscettola di Leporano (1820-1829) all'archivio Giudice Caracciolo di Cellammare, successivamente il 26 gennaio 1968 furono depositati altri documenti (conti, diplomi di scuole, piante dei feudi di Leporano, Pulsano e Torricella (1853-1933)) aggiunti ai fasci 89, 108, 123, 140, 134, 141 bis, 143, 306. L'intero archivio è costituito da 357 fasci e 823 pergamene. La documentazione copre un arco cronologico che va dal 1351 al XX secolo con documenti in copia dal 1156.
Per l'intrecciarsi delle parentele, oltre agli archivi Giudice di Cellamare, Caracciolo di Villa, Palma d'Artois, Muscettola di Leporano, si conservano anche carte dei Palagano di San Vito e Cellamare, e dei del Balzo di Schiavi.
strumento di ricerca
0567 Archivio di Stato di Napoli, Archivi privati - Inventario sommario, Roma 1967, vol. I.
0580 Muscettola di Leporano - Appendice
strumenti di ricerca presenti in Sala di Studio
inv. 567; 580.  Inventario numero 567, a cura di A. Gentile, R. Orefice, A.Saladino, D. Rodia
note
Si veda anche la documentazione dell'Archivio Caracciolo di Cellammare, collegato alla famiglia Giudice Caracciolo per motivi dinastici.