struttura gerarchica
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
Fondo
titolo e estremi cronologici
Caracciolo di Melissanosecc. XV - XX
descrizione fisica
pezzi  63
soggetto produttore
Caracciolo, principi di Melissano (sec. XVI-); Napoli
ambiti e contenuto
L'archivio della famiglia Caracciolo di Melissano pervenne in deposito presso l'Archivio di Stato di Napoli in due momenti.
La prima e più cospicua parte dell'archivio, entrata in possesso di uno degli ultimi eredi della famiglia, il principe Landolfo Ambrogio Caracciolo di Melissano, fu trasferita dalla Puglia alla villa paterna sita in Pozzuoli. Le cattive condizioni di molte scritture indussero il Principe Landolfo Ambrogio a prendere provvedimenti per la tutela del patrimonio archivistico di famiglia.
L'archivio Caracciolo di Melissano, fu, anche per l'intervento dell'allora primo ispettore onorario, consegnato, in forma di deposito provvisorio, dal principe Landolfo Ambrogio alla Soprintendenza archivistica per la Campania il 23 settembre 1983. Dopo la consegna, il materiale pergamenaceo dell'archivio fu sottoposto a disinfezione, restauro e microfilmatura, mentre quello cartaceo fu integralmente sottoposto a disinfestazione. Dagli stessi funzionari della Soprintendenza archivistica per la Campania fu stilato un inventario sommario.
L'archivio Caracciolo di Melissano fu depositato presso l'Archivio di Stato di Napoli il 6 novembre 1993 dal principe Landolfo Ambrogio, il quale il 21 ottobre 1995 effettuò un secondo deposito di carte.
L'archivio, costituito da materiale cartaceo e pergamenaceo, pervenne raccolto in sette scatole contrassegnate dalle lettere dell'alfabeto dalla A alla G e in una cartella contenente 51 pergamene. Attualmente esso, incrementato anche dal secondo deposito di scritture, è in fase di riordinamento ed è conservato in 63 raccoglitori. Le pergamene sono datate dal 1484 al 1796, tra le quali bisogna segnalarne una risalente al sec. XVI e lunga metri 2,12. La documentazione cartacea copre un arco temporale che va dal secolo XV al secolo XX. Vi sono scritture di natura genealogica, patrimoniale, tra le quali quelle relative ai beni che la famiglia possedeva in Taviano; produzioni giudiziarie; istrumenti notarili, documentazione di natura contabile, corrispondenza e anche documentazione a stampa. Tra questa, si segnala una raccolta relativa ai rapporti tra i Caracciolo di Melissano e i Paleologo di Bisanzio. Bisogna precisare che, tra le scritture del XX secolo, vi sono quelle, che per obblighi di legge e per il carattere di riservatezza non sono aperte alla consultazione.
strumento di ricerca
0962 Caracciolo di Melissano
note
a cura di Stefania d'Aquino di Caramanico e Rosanna De Simine