serie
Enti
codice
0000000190
intestazione autorizzata
Parlamento nazionale delle due Sicilie
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1820 - 1821
date di esistenza
1820 - 1821
storia
In seguito al rivolgimento scoppiato a Nola il 1° luglio 1820 ad opera di carbonari guidati dal prete Luigi Minichini e da sottoufficiali e soldati del reggimento di cavalleria Borbone, al comando di Michele Morelli e di Giuseppe Silvati, Ferdinando I promise di concedere una costituzione e nominò vicario generale del regno suo figlio Francesco, duca di Calabria, con atto del 6 luglio, "colla pienissima clausola dell'Alter Ego". Questi accettò subito di adottare la costituzione spagnola del 1812, ripristinata nel gennaio dello stesso anno in Spagna da Ferdinando VII. Il 9 luglio le truppe costituzionali entrarono in Napoli e Francesco istituì una Giunta provvisoria di governo incaricata di provvedere a "tutti gli atti preparatori alla convocazione del Parlamento". Composta da 15 membri, la Giunta riceveva il giuramento del sovrano e dei principi della famiglia reale ed aveva "l'ufficio di assistere, come organo consultivo, il governo, in tutti gli atti, fino alla istallazione del Parlamento". Questo era eletto con un sistema fondato su tre livelli di "giunte": quelle di parrocchia eleggevano un "elettore parrocchiale" per ogni duecento capi famiglia, quelle di distretto, composte dagli elettori parrocchiali, eleggevano i rappresentanti da inviare al capoluogo di provincia, quelle provinciali infine eleggevano i deputati al Parlamento.
L'insurrezione indipendentista, scoppiata a Palermo poco dopo quella napoletana, portò alla formazione di una Giunta di governo in quella città e impedì che la Sicilia eleggesse tutti i suoi rappresentanti. Il Parlamento Nazionale, eletto nel settembre e convocato il 1° ottobre 1820, nominò, in base al Regolamento interno approvato il 2 ottobre dai deputati riuniti in Comitato segreto, delle commissioni di deputati "ad oggetto di facilitare l'andamento ed il disbrigo degli affari". Queste, che potevano richiedere ai ministri competenti le informazioni e gli atti necessari ad esaminare e istruire gli affari, erano nove: I. Legislazione; II. Guerra, marina e affari esteri; III. Milizie provinciali, gendarmeria e pubblica sicurezza; IV. Finanze; V. Commercio, agricoltura, arti e industria; VI. Istruzione pubblica; VII. Esame e tutela della Costituzione; VIII. Amministrazione provinciale e comunale; IX. Governo interno. Delle discussioni del Parlamento si doveva tenere un giornale denominato "Diario", da pubblicare attraverso la Stamperia reale per meglio rendere noti al popolo i lavori dei suoi rappresentanti. Invitato dalle potenze europee, riunite dal 27 ottobre in congresso a Troppau, nella Slesia austriaca, il re fu autorizzato il 9 dicembre dal Parlamento a recarsi a Lubiana, dove il nuovo congresso, apertosi il 26 gennaio 1821, decise l'intervento armato per restaurare l'ordine a Napoli. Superata la debole resistenza dell'esercito napoletano, comandato dai generali Michele Carascosa e Guglielmo Pepe, il corpo di spedizione austriaco entrò a Napoli il 23 marzo.
tipologia funzionale
organi legislativi
condizione giuridica
uffici centrali preunitari
documentazione collegata
Parlamento nazionale delle Due Sicilie
fonti
"Atti del Parlamento delle Due Sicilie", a cura di A. Alberti e E. Gentile, Bologna, Zanichelli, 1926.