serie
Enti
codice
0000000346
intestazione autorizzata
Amministrazione generale delle monete, Napoli
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1821 - 1860
date di esistenza
1821 - 1860
storia
Il sistema monetario dei domini continentali e quello della Sicilia non coincidevano. Fino a Carlo di Borbone, che tentò di riunificare i due sistemi, affinché entrambe le monete circolassero liberamente nell'intero Regno (risoluzione del 17 agosto 1735), continuarono ad esistere due tipi di monete in corso di qua e di là del Faro. Con l'occupazione militare francese, furono nuovamente coniate monete di tipo diverso, con l'effigie di Giuseppe e Gioacchino Napoleone a Napoli e del re Ferdinando a Palermo. I francesi tentarono, inoltre, di inserire nel continente il sistema di monetazione decimale, basato sulla lira di 5 grammi d'argento. La legge del 20 aprile 1818 riordinò definitivamente la materia. Con essa si ribadì l'unione monetaria del Regno delle Due Sicilie attraverso il "ducato", e si sottolineò che le monete fabbricate dalla Regia Zecca non sarebbero state messe in corso, se prima un'apposita commissione, composta da vari membri e da un "direttore generale dell'amministrazione delle monete", non ne avesse verificato peso e titolo. A seguito di tali diposizioni, fu istituita l'Amministrazione generale delle monete con r.d. del 26 novembre 1821, con cui si previde che l'Amministrazione della zecca in Napoli fosse riunita con quella generale del Banco delle Due Sicilie e che il reggente del Banco fosse anche il direttore generale dell'Amministrazione generale delle monete. Egli sovrintendeva al lavoro di un segretario generale, di un capo ripartimento, di un razionale e di altri funzionari amministrativi. Molti erano, inoltre, i tecnici preposti alla fabbricazione, al controllo e all'incisione. Oltre a coniare le monete d'oro, d'argento e di rame e a verificarne l'autenticità, all'Amministrazione erano affidati i compiti di incidere le medaglie e di garantire i titoli legali su lavori e tessuti d'oro e d'argento. La verifica delle monete messe in circolazione era, poi, di competenza di una Commissione presieduta dal ministro delle finanze e composta dal direttore e dal razionale dell'Amministrazione generale delle monete, dal procuratore generale e dal presidente della Gran Corte dei Conti, dal sindaco e dall'intendente di Napoli.
tipologia funzionale
uffici ed organi finanziari
condizione giuridica
uffici centrali della Restaurazione
relazioni gerarchiche - ente superiore
Regno di Napoli, governo di Napoli; Regno delle Due Sicilie. Ministero delle Finanze (1807 - 1860)
documentazione collegata
Amministrazione generale delle monete
fonti
F. DIAS: Manuale per gli uffiziali giudiziari ed amministrativi, tipografia Flautina, 1833, pp. 118-125.
G. LANDI: Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861), Napoli, Giuffrè, 1977, I, pp. 353-357.
F. TRINCHERA: Degli Archivii Napolitani, Napoli, Archivio di Stato di Napoli, 1872, p. 527.