serie
Enti
codice
0000000444
intestazione autorizzata
Segreteria di stato di casa reale, Napoli
contesto: Regno di Napoli; Repubblica partenopea; Regno di Napoli
date: 1789 - 1807
Segreteria di stato di casa reale e degli ordini cavallereschi, Napoli
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1815 - 1832
date di esistenza
1789 - 1832
storia
Il 17 luglio 1789 le competenze della Prima Segreteria di Stato, creata da Carlo di Borbone nel 1734, furono ripartite fra una Segreteria degli affari esteri e una di Casa Reale. Poi soppressa da Giuseppe Bonaparte con decreto del 15 aprile 1807, ne furono trasferite le competenze riguardanti musei, manifatture, biblioteche, scavi di antichità e pubblici passeggi al Ministero dell'Interno.
Dopo la Restaurazione, poiché doveva occuparsi solo degli interessi della Real Casa, la Segreteria di Stato di Casa Reale non fu inclusa nella classe delle altre Segreterie e Ministeri di Stato dalla legge del 10 gennaio 1817, che estendeva al suo personale le norme che disciplinavano quello dell'Amministrazione della Real Casa (regolamento dell'11 dicembre 1816). Il decreto del 20 giugno 1821, che stabiliva il principio che dovessero dipendere da questa Segreteria "tutti i siti reali e gli altri stabilimenti che in qualunque modo contengano oggetti di nostra libera proprietà allodiale o che co' medesimi abbiano rapporto", le attribuì i siti reali, con le loro dipendenze, i beni farnesiani, gli ordini cavallereschi, la Biblioteca borbonica, il Deposito dei quadri e quello delle statue, dei bronzi e dei vasi etruschi, il Museo ercolanese, insieme con l'Officina dei papiri, il palazzo dei Regi studi, gli scavi di Pompei e di Ercolano, le scuole di belle arti, i pensionati di Roma, il Laboratorio delle pietre dure. Con decreto del 10 luglio 1821 fu posta alle sue dipendenze anche la Stamperia Reale. Il successivo decreto del 20 giugno 1821, con cui si intendeva centralizzare le competenze in materia di Casa Reale e semplificare i compiti dell'Amministrazione, ribadì che a questa Segreteria di Stato sarebbero appartenuti "tutti gli affari e impieghi della real Corte, dela real Casa e di tutte le loro dipendenze. Rientravano pertanto fra le sue competenze "i siti reali colel loro rispettive dipendenze", "il cappellano maggiore", "i beni farmesaini, che sono stati finora sotto la dipendenza della Segreteria di Stato degli affari esteri", "i reali palazzi colle loro rispettive adiacenze, tanto in Napoli che in Sicilia", "tutti gli ordini cavallereschi" "la Biblopteca Borbonica". Il ruolo di questa segreteria risultò ridotto dal regolamento del 4 giugno 1822 che escluse il suo titolare dal Consiglio ordinario di Stato, ammettendolo invece al Consiglio dei ministri, ma soltanto per riferirvi gli affari che avessero relazione con quelli degli altri ministeri.
La Segreteria, poi anche denominata Ministero, fu soppressa con decreto del 9 settembre 1832 e le sue dipendenze passarono in parte al Ministero degli affari interni (il "ramo degli scavi, musei, società e biblioteca borbonica, istituto di belle arti e officina dei papiri"), in parte al Ministero della Presidenza del Consiglio dei ministri (gli ordini cavallereschi), in parte al Ministero di grazia e giustizia (la Commissione dei titoli di nobiltà), mentre gli affari pertinenti alla Casa Reale, siti, beni e proprietà, furono trasferiti al Maggiordomo maggiore soprintendente di Casa Reale, ufficiale di nomina regia. Anche gli impiegati della soppressa Segreteria furono distribuiti fra i quattro organi che ne ereditarono le competenze.
condizione giuridica
uffici centrali di Antico regime
uffici centrali del periodo napoleonico e/o di governo provvisorio
uffici centrali della Restaurazione
documentazione collegata
Segreteria di Stato di Casa Reale
fonti
G. LANDI: Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861), Napoli, Giuffrè, 1977, tomo I, pp. 408 - 413.
A. PANNONE: Lo Stato borbonico. Saggio di storia del diritto napoletano, I, Firenze, Seeber, 1924.
M. AZZINNARI, M. R. RICCI: Il Ministero di Casa Reale, in "Il Mezzogiorno preunitario. Economia, società, istituzioni", (a cura di) A. Massafra, Bari, Dedalo, 1988, pp. 671 - 696.
C. SALVATI: L'Azienda e le altre Segreterie di Stato durante il primo periodo borbonico (1734-1806), Roma, Ministero dell'Interno, 1962 (Quaderni della "Rassegna degli Archivi di Stato").