serie
Enti
codice
0000000502
intestazione autorizzata
Giunta della regia Sila
contesto: Regno di Napoli
date: 1783 - 1805
date di esistenza
1783 - 1805
storia
La Giunta della regia Sila fu istituita con dispaccio della Segreteria di guerra e marina del 31 maggio 1783 per esaminare le vertenze relative agli incendi, ai disboscamenti e alle usurpazioni che si verificavano sull'altopiano calabrese, demanio regio sottoposto da tempo immemorabile a gravi e vasti abusi. Nel suo studio su questa istituzione Massimiliano Pezzi precisa che il compito della "Giunta Consultiva" - composta da tre ministri togati, un fiscale e un segretario - era quello di esaminare i processi delle cause civili e criminali, prendere informazioni ascoltando anche le parti in causa, vagliarle, emettere la "sentenza inclusiva" e riferire al sovrano per l'emanazione delle regie determinazioni. All'uopo venivano rimesse alla Giunta le cause esistenti presso l'Udienza provinciale di Cosenza "tra i particolari e il Fisco, non ancora decise, e che cagionavano un perturbamento non picciolo, finché non erano terminate".
Nella sua qualità di componente più anziano, il presidente era "destinato per capo della Giunta col carattere di delegato perpetuo delle Reali Sile", e stabiliva un incontro settimanale con gli altri componenti "per sentire le parti, quando occorreva, e decidere le controversie, oppure proporre delle utili transazioni, ch'erano di sollievo alle parti, e di giovamento al Fisco". Il preside di Cosenza - in qualità di suddelegato - insieme con il suo assessore doveva procedere "in quelle incombenze, che li competevano, dando delle sue decisioni nelle cause, o nelle transazioni economiche luogo all'appello alla suaccennata Giunta, per le cause inter partes". Il presidente decideva per tutto quanto non concerneva gli interessi tra le parti e il contenzioso. Ogni decisione presa era poi sottoposta al parere del sovrano, il quale emetteva le "Reali deliberazioni" del caso. All'atto della fondazione della Giunta, vennero incardinati come presidente e delegato perpetuo Nicola Vespoli, come ministri il consigliere Pasquale Perrelli e il presidente Nicola Vivenzio, nonché il consigliere Pietro Patrizio in qualità di fiscale.
In breve tempo, essendo aumentato il numero dei processi e delle cause criminali di pertinenza della Giunta, fu prescritto che quest'ultima - dopo aver richiamato presso di sé le carte silane antiche - preparasse un piano "che riguardava un buon regolamento di tale cespite", non prima di aver ascoltato i deputati dei possessori e delle Università. In tale contesto si colloca l'incarico conferito dal re nel 1790 all'allora giudice Giuseppe Zurlo di compiere una visita in Sila per fornire alla Giunta tutte le opportune delucidazioni sullo stato del demanio regio.
Nel 1805 la Giunta fu soppressa. Contemporaneamente Crescenzo De Marco venne nominato commissario e soprintendente della regia Sila, con il compito di dirimere tutte le questioni che rientravano nella sfera di competenza dell'abolita istituzione.
tipologia funzionale
uffici ed organi di controllo
condizione giuridica
uffici centrali di Antico regime
documentazione collegata
Giunta della regia Sila
fonti
M. PEZZI, La Giunta della regia Sila (1783-1805), in «Risorgimento e Mezzogiorno. Rassegna di studi storici dell'Istituto barese per la storia del Risorgimento», 2000, 19-20, pp. 55-79.