serie
Enti
codice
0000000798
intestazione autorizzata
Maggiordomia maggiore. Soprintendenza generale di Casa reale, Napoli
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1832 - 1860
date di esistenza
1832 - 1860
storia
Con decreto del 9 settembre 1832, allo scopo di separare "l'amministrazione degli affari particolari della nostra real Casa da quelli che appartengono al reggimento dello Stato", fu soppressa la Segreteria di Stato di Casa Reale e degli ordini cavallereschi e fu istituitoa la figura del Soprintendente, a cui fu unita la carica di maggiordomo maggiore, che preesisteva. A questo ufficiale di nomina regia fu affidata l'amministrazione degli "affari appartenenti alla nostra real Casa, siti, beni e proprietà". Le attribuzioni in materia di biblioteche, belle arti e scavi di antichità, trasferite prima al Ministero degli affari interni e poi a quello della pubblica istruzione, furono restituite alla Soprintendenza generale con decreto del 17 gennaio 1852.
Caduto il regno borbonico e soppressa l'istituzione, con decreto dittatoriale del 12 settembre 1860 furono dichiarati beni nazionali "i beni della Casa Reale, quelli riservati alla sovrana disposizione, quelli dei maggiorati reali, quelli dell'Ordine Costantiniano e i beni donati da reintegrare nello Stato". Con decreto della stessa data, Garibaldi attribuì al Ministero della pubblica istruzione il Palazzo degli Studi e tutte le collezioni di oggetti antichi e d'arte che compongono il Museo borbonico, la Biblioteca borbonica, l'Officina dei papiri, gli scavi di Pompei e di Ercolano e tutti gli scavi e monumenti di antichità del territorio napoletano".
Al fine di inventariare l'intero patrimonio di Casa Reale, costituito da beni mobili ed immobili, aggregati ai beni demaniali con disposizione del 25 settembre, fu istituita una speciale Commissione che, con r.d. del 19 ottobre 1860, fu incaricata esclusivamente di formulare l'inventario dei beni dell'Ordine Costantiniano, la cui amministrazione passava alla Cassa di Ammortizzazione e demanio pubblico.
Al contrario, i palazzi di Napoli, Portici, Capodimonte, Caserta e Quisisana con le relative ville e i terreni cinti dalle mura erano amministrati dalla Soprintendenza generale di Casa Reale.
condizione giuridica
uffici centrali della Restaurazione
documentazione collegata
Maggiordomia maggiore Soprintendenza generale di Casa Reale
fonti
G. LANDI: Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861), Napoli, Giuffrè, 1977, tomo I, pp. 408 - 413.
J. MAZZOLENI: Le fonti documentarie e bibliografiche dal sec. XV al sec. XX, parte II, Napoli, Arte Tipografica, pp. 28-29.
M. AZZINNARI, M. R. RICCI: Il Ministero di Casa Reale, in "Il Mezzogiorno preunitario. Economia, società, istituzioni", (a cura di) A. Massafra, Bari, Dedalo, 1988, pp. 671 - 696.