serie
Famiglie
codice
0000000616
intestazione autorizzata
Pignatelli Aragona Cortès, duchi di Monteleone, duchi di Terranova, principi del Sacro Romano Impero (secc. XVII-); Napoli, Palermo
date di esistenza
sec. XVII-
luogo/hi
Napoli  (residenza)
Palermo  (residenza)
storia
ORIGINI: Alcuni storici considerano la famiglia Pignatelli, che. come quella dei Caracciolo e dei Carafa, costituì una tra le più potenti e numerose del Regno di Napoli e di Sicilia, di origini longobarde e discendente dai duchi di Benevento. Il primo antenato menzionato ufficialmente in alcuni documenti d'archivio è Lucio Pignatelli, che nell'anno 1102 fu Gran Contestabile di Napoli. Le origini del cognome e dello stemma che contraddistinguono la famiglia Pignatelli si fanno risalire a un tal Landolfo Pignatelli, vissuto nel XII secolo, il quale combattendo in Oriente in nome di Re Ruggero II, infilzò per i manici tre vasi d'argento durante l'assedio del palazzo imperiale di Costantinopoli.
Secondo altri, le origini dei Pignatelli risalirebbero a Gisulfo Pignatelli, anch'egli vissuto nel XII secolo, il quale durante una battaglia navale contro i Greci, presso Negroponte, lanciò, con pentole o pignatte, materiale incendiario sui nemici. Dalla particolare forma di queste pentole, ad un solo manico e chiamate nella lingua napoletana "pignatielli", sarebbe derivato il cognome della famiglia Pignatelli.
I Pignatelli possedettero oltre centosettanta feudi, diciotto contee, venticinque marchesati, sedici ducati e quattordici principati; ebbero numerosissime parentele e si distinsero in molti rami.
Da Riccardo Pignatelli, vissuto intorno all'anno 1250, discese Tommaso Pignatelli, governatore di Atri nell'anno 1431. Tommaso Pignatelli ebbe tre figli: Stefano, Carlo e Palamede. Da Cesare, figlio di Stefano Pignatelli, discesero i Pignatelli di Orta e Turriti (Torrito, in provincia di Bari), i marchesi di Casalnuovo, i principi di Monteroduni; dal figlio di Cesare, Giovan Battista discesero i i principi di Strongoli e da Annibale, suo fratello, i duchi di Montecalvo.
Da Carlo Pignatelli e dal figlio Ettore discesero i duchi di Monteleone (attuale Vibo Valentia) e i conti di Borrello estinti nel 1664 nel ramo dei Pignatelli di Cerchiara.
Da Palamede Pignatelli, terzogenito di Tommaso, discesero i marchesi di Spinazzola, i principi di Minervino, i principi di Moliterno e di Marsiconovo, i duchi di Bisaccia, i marchesi di Lauro, i conti di San Valentino, di Montagnano, di Egmont, i Pigantelli- Fuentes, i principi di Cerchiara e la linea dei principi Pignatelli Aragona Cortès, duchi di Terranova, principi di Noja.
I Pignatelli hanno goduto nobiltà oltre che in Napoli - nei Sedili di Nido e di Capuana - e in Sicilia, anche in moltissime altre città, tra le quali Aversa, Bari, Benevento, Lucera, Roma, Tropea, Venezia e ancora in Spagna e in Messico. La famiglia fu inoltre insignita del Grandato di Spagna di prima classe e Principi del Sacro Romano Impero.
Tra i Pignatelli che ricoprirono cariche prestigiose in ambito ecclesiastico, ricordiamo Antonio Pignatelli di Spinazzola (1691-1700), figlio di Francesco Pignatelli, dei marchesi di Cerchiara, marchese di Spinazzola, principe di Minervino, e di Porzia Carafa, divenuto papa nel 1691 con il nome di Innocenzo XII, noto principalmente per la lotta intrapresa contro il nepotismo. Bisogna anche ricordare San Giuseppe Pignatelli, nato a Saragozza nel 1737, il quale entrò nell'ordine dei Gesuiti. Morto nel 1811 fu sepolto nella Chiesa del Gesù di Roma e nel 1954 fu santificato da papa Pio XII.
In campo militare i Pignatelli si distinsero fin dai tempi dei Normanni, e successivamente anche durante il regno angioino e aragonese. A questo proposito si ricordano: Rodolfo Pignatelli, consigliere di Guglielmo il Normanno; Angelo Pignatelli, capitano di Carlo III di Durazzo; Marino, familiare di re Ladislao di Durazzo, governatore della Basilicata e Maestro Razionale della Gran Corte della Vicaria; Giacomo, ambasciatore di Federico d'Aragona presso i Turchi; Ettore Pignatelli, il quale ottenne dal re Ferdinando il Cattolico il titolo di conte di Monteleone, titolo elevato a duca dall'imperatore Carlo V.
Tra i Pignatelli, duchi di Monteleone, molti ricoprirono importantissime cariche. Un Ettore vissuto tra il 1572 e il 1622, fu Gran Contestabile e Grande Ammiraglio del Regno di Sicilia, Grande di Spagna, insignito del Toson d'Oro e viceré di Barcellona. 
Le numerose parentele dei Pignatelli con altre famiglie del Regno, tra le quali quelle con gli Acquaviva, i d'Avalos, gli Aragona, i Doria, i Filangieri, i Filomarino, i Di Somma, gli Spinelli, portarono al Casato numerosi beni e titoli, attraverso i quali si contraddistinsero i diversi rami della famiglia. Tra i titoli ricevuti dai Pignatelli, in seguito a parentele, si ricordano: il principato di Strongoli, il principato di Belmonte, il ducato di Acerenza, il ducato di San Martino Valle Caudina, i titoli di Casa Tagliavia d'Aragona di Sicilia e quelli messicani di conte di Priego e di marchese della Valle di Oaxaca, provenienti dalla famiglia Cortès. Questi ultimi titoli contraddistinsero il ramo dei Pignatelli Aragona Cortès.
In seguito al matrimonio tra Diego Tagliavia Aragona di Sicilia, (duca di Terranova, principe di Castelvetrano, marchese di Avola, Principe del Sacro Romano Impero dal 1648) e Stefania Carrillo Cortès, pronipote del conquistatore spagnolo Herñan Cortès ed ultima erede della famiglia Cortès di Spagna, tutti i titoli e i beni di questi ultimi passarono alla famiglia Tagliavia Aragona di Sicilia, al cui cognome venne aggiunto quello dei Cortès. Giovanna Aragona Cortès, unica figlia di Diego Tagliavia Aragona e di Stefania Carrillo Cortès, trasferì i titoli (marchese della valle di Oaxaca e conte di Priego) e i beni materni, oltre ai numerosi titoli e feudi paterni ai Pignatelli di Monteleone, avendo sposato nel 1639 Ettore VI Pignatelli, duca di Monteleone e principe del S.R.I. Nel contratto matrimoniale si stabilì che la loro discendenza dovesse chiamarsi Aragona Pignatelli Cortès. Tra gli esponenti della famiglia Pignatelli Aragona Cortès bisogna ricordare il duca Giuseppe Pignatelli, nato il 10 novembre 1795 a Palermo e morto nella medesima città il 25 settembre 1859. Figlio primogento di Giuseppe fu Diego, nato nel 1823, il quale acquistò dagli eredi Rothschild la villa alla Riviera di Chiaja, poi Villa Pignatelli, sede attuale del Museo intitolato a Diego Pigantelli Aragona Cortès juniore. Alla morte di Diego seniore, figlio primogenito di Giuseppe Pignatelli, avvenuta nel 1880, suo erede fu, per successione testamentaria, proprio Diego juniore, figlio di suo fratello Antonio.
Diego Pignatelli Aragona Cortès juniore nacque a Palermo il 1 marzo 1862, sposò il 16 ottobre 1866 Rosa Fici dei Duchi di Amafi. Dal loro matrimonio nacquero cinque figli, Antonio, Ludovica, Giovanni, Ferdinando e Annamaria. Non avendo lasciato eredi, il ramo diretto dei Pignatelli Aragona Cortès si è estinto con loro, ma sopravvive la linea secondogenita della famiglia rappresentata da Salvatore Aragona Pignatelli Cortès, dei Duchi di Terranova, Principe del S.R.I, Cavaliere di Giustizia del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio.
documentazione collegata
Pignatelli Aragona Cortes
fonti
Berardo Candida Gonzaga, de, Memorie delle famiglie nobili delle Province Meridionali, Napoli 1875;
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, ristampa anastatica Forni, Bologna 1978;
Anna Maria Siena Chianese, La Nobiltà Napoletana, Oggi Incontri, Adriano Gallina Editore, Napoli 1992;
Nicola della Monica, Le grandi famiglie di Napoli, Newton & Compton Editori, Roma 1998;
Riferimenti su internet: www.pignatelli.org