serie
Famiglie
codice
0000000706
intestazione autorizzata
Riario Sforza, Savona, Napoli
date: sec. XV -
date di esistenza
sec. XV-
luogo/hi
Savona  (residenza)
Napoli  (residenza)
storia
La famiglia Riario, originaria di Savona, ma secondo l'opinione di altri studiosi di origine gotica o normanna, fu nobile in Savona, Roma, Bologna, Venezia, in Genova, nell'Albergo Centurione e in Napoli, nel Seggio di Portanova. Vestì l'abito di Malta nel 1585.
Verso la metà del XV secolo i Riario ottennero dal pontefice Sisto IV le città di Forlì, di Imola e di Cesena; furono baroni di Montepeloso, conti di Riario, marchesi di Cariati, di Castelletto, di Corleto, di Montepeloso, duchi di Grumo, principi di Forlì e di Imola.
In seguito al matrimonio (1477) del conte Girolamo Riario - fratello di Pietro, patriarca di Costantinopoli, arcivescovo di Firenze e figlio di Tommaso Riario -, con Caterina Sforza, figlia naturale di Galeazzo Maria I, duca di Milano, la famiglia Riario aggiunse al proprio il cognome Sforza, inquartandone le armi, le quali erano quelle dei Visconti di Milano adottate dagli Sforza. Girolamo Riario Sforza, nato a Savona nel 1443 ottenne infatti da Galeazzo Maria I Sforza, duca di Milano, con diploma del primo luglio 1472, la facoltà di poter chiamare se stesso e i suoi discendenti "Visconti" e di poter utilizzare il simbolo della famiglia rappresentato dalla "vipera cerulea". Girolamo ottenne, con privilegio di re Ferdinando d'Aragona del 1478 l'incarico di Gran Connestabile a vita del Regno di Napoli; numerose furono poi le concessioni papali come la nomina di Conte Palatino con bolla di Sisto IV del 1473, e la nomina nel 1483, per sé e per i suoi discendenti maschi primogeniti, di Conte Palatino perpetuo, con la facoltà di conferire lauree dottorali in legge, in teologia e in legge canonica e civile, oltre alla facoltà di creare cavalieri e conferire il titolo di barone. Papa Sisto IV concesse inoltre nel 1473 al nipote Girolamo Riario Sforza la città di Imola e il diritto di battere moneta nello stato di Imola nel 1477 e infine concesse nel 1480 la città di Forlì. Girolamo Riario Sforza fu assassinato a Forlì nel 1488.
Tra gli altri personaggi di casa Riario Sforza, bisogna ricordare Andrea, Patriarca di Costantinopoli e Cardinale romano nel 1472; Pietro, Patriarca di Costantinopoli e arcivescovo di Firenze, il quale fu creato Cardinale e legato apostolico in Italia da papa Sisto IV della Rovere, suo zio.
Nicolò, duca di Grumo, reggente del Consiglio Collaterale nel 1731; Nicola Riario Sforza, terzo duca Riario Sforza, nato a Napoli nel 1743 il quale, marchese di Corleto, barone di Montepeloso, patrizio napoletano e bolognese, senatore di Bologna nel 1787, fu nominato gentiluomo di Camera del Re di Napoli e di Sicilia e sposò nel 1766 Giovanna di Somma del Colle e di Maria Spinelli dei marchesi di Fuscaldo. Per il matrimonio, celebrato a Roma nel 1794, del loro figlio primogenito Raffaele con la contessa di Sassonia Beatrice, figlia del principe Francesco Saverio di Sassonia e di Polonia, i Riario Sforza si imparentarono con la Casa di Sassonia. La loro unica figlia Giovanna sposò a Napoli nel 1815, il "Feld" Maresciallo conte Laval Nugent, che combatté in Ungheria nel 1849.
Un Raffaele duca Riario fu nel 1808 ministro plenipotenziario in Olanda per il re Giuseppe Bonaparte.
Antonio fu ministro plenipotenziario del Regno di Napoli in Spagna e in Portogallo nel 1854.
Giovanni Battista, sesto duca Riario Sforza, nato a Napoli il 27 luglio 1840, marchese di Corleto e barone di Montepeloso, fu gentiluomo di camera di Re Francesco II di Borbone. Nel 1864 sposò in seconde nozze a Napoli Giulia Milano Franco d'Aragona, figlia di Giacomo, settimo principe di Ardore e principe del Sacro Romano Impero, duca di San Paolo e marchese di Polistena. Dalla loro unione nacque nel 1866 Nicola Riario Sforza, il quale oltre ai titoli e ai beni paterni ereditò anche quelli materni, alla morte dello zio Francesco Milano Franco d'Aragona, divenendo nono principe di Ardore. Per l'adozione di uno dei nipoti di Nicola Riario Sforza, Alberto, da parte di Stefanella Barberini Colonna di Sciarra, egli assunse nel 1961 il cognome di Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra.
Della famiglia Riario Sforza bisogna altresì ricordare Sisto Riario Sforza, figlio secondogenito di Giovanni Antonio e di Maria Cattaneo della Volta, figlia del principe di San Nicandro Augusto e di Maria Teresa Colonna dei principi di Stigliano. Sisto Riario Sforza nacque a Napoli nel 1810, fu patrizio napoletano e nel 1825 si laureò in teologia nel 1825. Nel 1833 fu segretario e ciambellano del Papa 1845, poi vescovo di Aversa e Arcivescovo di Napoli; nel 1846 fu ordinato Cardinale con il titolo di Santa Sabina e nel 1865 fu nominato Camerlengo del Sacro Collegio. A Napoli promosse notevolmente gli studi letterari e scientifici facendo restaurare diversi seminari, aggiungendovi nuove cattedre, ma fu operoso anche nel promuovere restauri di alcune chiese e fu il fautore e l'iniziatore della nuova facciata del Duomo. Sisto Riario Sforza è ricordato anche per le sue opere caritatevoli nei confronti dei poveri e per i soccorsi prestati in prima persona agli ammalati di colera durante il 1854 e il 1855. Ferdinando II di Borbone lo insignì dell'Ordine di San Gennaro. Sisto Riario Sforza morì a Napoli il 29 settembre 1877. I discendenti della famiglia Riario Sforza vivono a Roma.
documentazione collegata
Riario Sforza, Milano Franco d'Aragona
fonti
Candida Gonzaga Beardo, de, Memorie delle Famiglie Nobili dell'Italia Meridionale, 1875;
Nicola della Monica, "Le grandi famiglie di Napoli", Newton & Compton Editori, Roma 1998.
Riferimenti su internet: www.sardimpex.com