struttura gerarchica
serie
Gaetani d'Aragona di Laurenzano
livello di descrizione
fonds
titolo e estremi cronologici
Gaetani d'Aragona di Laurenzana
soggetto produttore
Gaetani d'Aragona, duchi di Laurenzana, principi di Piedimonte (secc. XIII-); Gaeta, Roma, Napoli
ambiti e contenuto
L'Archivio privato Gaetani d'Aragona di Laurenzana fu depositato presso l'Archivio di Stato di Napoli nel 1993 in considerazione dell'abbandono in cui versava il palazzo ducale in Piedimonte Matese dove, fino ad allora, era stato conservato l'archivio gentilizio. Il principe Ferdinando Gaetani aveva chiesto, infatti, alla fine del 1992, alla Soprintendenza Archivistica della Campania, il deposito d'urgenza.
Nel 1606 i Gaetani d'Aragona avevano ottenuto il titolo di Duca di Laurenzana e, soltanto nel 1715, quello di principe di Piedimonte. Il palazzo ducale di Piedimonte, però, apparteneva a casa Gaetani dalla fine del XIV sec., da quando Sveva Sanseverino, vedova di Enrico della Leonessa, andò sposa a Giacomo II Gaetani, signore di Sermoneta (1338-1423) e la signoria di Piedimonte venne portata in dote nel 1360 . Piedimonte Matese è il luogo, oltre che di formazione dell'archivio, anche di origine dei due rami della famiglia discendenti da Giacomo II e Sveva Sanseverino e cioè dei Gaetani di Sermoneta e dei Gaetani d'Aragona, questi ultimi, conti di Fondi, duchi di Traetto, principi di Altamura, duchi di Laurenzana e principi di Piedimonte. Con un privilegio di Ferdinando I del 29 ottobre 1466, Onorato II ottenne di poter inquartare nel proprio stemma quello di casa Aragona e di aggiungere al proprio quel cognome reale .

All'inizio degli anni Settanta del Novecento, grazie all'intervento del professor Dante Marrocco, allora direttore del Museo Alifano, l'ispettore archivistico Carlo Cirillo poté visionare per la prima volta l'archivio Gaetani d'Aragona. Questa fu la premessa che consentì agli archivisti Giulio Raimondi e Adriana Carnevale, della Soprintendenza Archivistica della Campania, di produrre, tra l'ottobre e novembre del 1972, una "Relazione sommaria e parziale delle scritture dell'archivio".
L'inventario di consistenza, ovvero lo "Schema di classificazione ai fini dell'ordinamento sommario dell'Archivio Gaetani d'Aragona in Piedimonte Matese" venne realizzato nel 1974. Nello stesso periodo si diede avvio al lavoro di fotoriproduzione del fondo diplomatico. Gli antichi strumenti di corredo dell'archivio gentilizio, prodotti nel XIX secolo, erano già stati depositati presso l'Archivio di Stato di Napoli dal 1975: si tratta degli attuali inventari 705 - "Platea generale dell'eccellentissima famiglia Gaetani d'Aragona di Laurenzana" e dell'inventario 704 e dell' "Indice alfabetico della platea della famiglia Gaetani d'Aragona di Laurenzana"..
La "Platea Generale" non riporta elementi di datazione certa. La Pandetta, indispensabile strumento di orientamento all'interno della stessa Platea fu realizzata da Giuseppe Venuti nel 1860. La strutturazione ottocentesca dell'archivio gentilizio, avvenuta a metà del XIX secolo e articolata in fascicoli, è il risultato di questa classificazione, in linea con gli ordinamenti di altri archivi gentilizi dell'epoca. All'inizio e alla fine della Platea compare questa nota: "Numero primo per inventario 29 aprile 1864, notaio Ponte": è molto probabile che, facendo seguito alla morte del X° duca di Laurenzana Antonio Gaetani, nel 1863, fu necessario avviare l'opera di inventariazione dei beni che avrebbe in parte ereditato, suo figlio Onorato.
L'attuale inventario del fondo, n. 703 della Sala Inventari, non è altro che l'elenco di versamento redatto nel 1993 all'atto della consegna della documentazione all'Archivio di Stato di Napoli : solo occasionalmente esso rimanda alla segnatura antica e alle descrizioni dei documenti contenuti nella Platea Generale.
Dalla Platea si ricava che l'archivio ottocentesco era diviso in 198 fascicoli, elencati all'inizio della stessa . I primi 7 fascicoli contenevano le cosidette "Scritture onorevoli" e rappresentavano, probabilmente, il luogo di provenienza della maggiorparte dell'attuale diplomatico della casa Gaetani d'Aragona. Ciò viene confermato anche dalle segnature antiche ancora tutt'oggi visibili sul recto di molti documenti .

Quando nel 1983 iniziò il restauro del diplomatico dell'archivio gentilizio , si era costituita ormai da un decennio, l'associazione di Famiglia tra i Gaetani d'Aragona, presidente Ferdinando Gaetani d'Aragona, principe di Piedimonte, di Laurenzana e conte di Alife, con i compiti di aggiornamento genealogico, biografico e anche storico.
La dichiarazione di notevole interesse storico dell'archivio Gaetani d'Aragona di Laurenzana del 23 settembre 1980, fu notificata al principe Ferdinando Gaetani d'Aragona di Laurenzana a Roma soltanto il 24 ottobre 1980. 
Contemporaneamente era iniziato l'ordinamento, che proseguì per diversi anni ad opera della dott.ssa Adriana Carnevale, dividendo il materiale in cartaceo e pergamenaceo, di cui è traccia l'attuale inventario di consistenza presso l'Archivio di Stato di Napoli.

                                                 Ferdinando Salemme
strumento di ricerca
0703 bis Gaetani d'Aragona - Diplomatico
0703 Gaetani d'Aragona - Inventario generale
informazioni redazionali
Il riordinamento, la redazione delle schede e l' inserimento dei dati è stato effettuato dal dott. Ferdinando Salemme.