Home
$ordina
torna indietro
Processi antichi
Ordinamento Mottola; Pandetta rossa
libera
Ordina risultati per
Titolo
Anno
Segnatura
Vedi solo
Unità documentaria
Unità archivistica
precedente
Busta 25
Giuseppe Ignazio de Mattuis Niccolo' Corvi, Niccolo' e Giuseppe Calderario ed altri, assegnatari di libretti di esezione di collette, e in Sulmona, chiedono agli amministratori dell' universita' di Sulmona vari provvedimenti riguardante l' esezione delle collette-
1755
Trasmissione degli atti per lì appello della R. Dogana dell' Aquila alla Sommaria per la controversia tra Bernardina di Giannatonio della terra di Cagnano e Saverio Pietro Paoli circa il possesso di un territorio.
1756 - 1757
Angela Pescerini, baronessa di Ailano, ricorre contro alcuni cittadini dell' universita' di Ailano, che godendo del privilagio di foro, in quanto locati della Dogana di Foggia, introducono impunemente animali nei suoi territori.
1756 - 1758
Nicola Abbamundo, figlio ed erede di Orsola Fiore Creditice nei confronti del patrimonio di Salvatore Vetrone chiede di entrare in possesso del territorio di Cortefigliola che faceva parte dei beni di detto Vetrone e pervenuto per aquisto a Domenico Santillo di Vitulano.
1756 - 1767
Giuseppe de Grecis di Bari chiede di essere rimborsato delle spese sostenute per la rifazione del tetto dell' ospedale di Bari.
1756
Nicola Spirito di Ferrandina in Basilicata, avendo preso l' appalto delle esazione delle tasse con l' impegno di pagare 4500. duc. al possessore di detta citta', chiede di essere esentato da tale pagamento, dal momento che non e' stato messo nelle condizioni di esigere tali partite.
1756
L' Ospedale di S. Salvadore di Aquila trassmette gli estratti relativi alle giornate di degenza, usufruite dai militari, alla Sommaria e conseguentemente chiede la trasmissione alla Regia Scrivania di Razione per soddisfacimento credito.
1756
L' universita' di trani ricorre contro Orazio Petta, partutario della gabella della farina, affinche', nell' esercizio di tale carica, paghi le somme stabilite per legge.
1756
Controversia tra l' universita' di Taranto e Francesco Basta, marchese di Monteparano per il pagamento della bonatenenza per il territorio detto " La Camera,,-
1756
successiva