struttura gerarchica
  • 150° anniversario dell'Unità d'Italia
  • L'azione dei prefetti del Mezzogiorno nel periodo post-unitario
serie
150° anniversario dell'Unità d'Italia
livello di descrizione
liv.2
titolo e estremi cronologici
III - I primi prefetti dell'Italia unita
ambiti e contenuto
Il 5 novembre 1861 venne nominato il primo Prefetto di Napoli, che fu il generale Alfonso Ferrero La Marmora [25]: sarebbe rimasto nel Mezzogiorno d'Italia fino al 1864, destinato in seguito al comando generale delle forze per reprimere il brigantaggio.

Solo qualche giorno più tardi l'ufficio della Prefettura fu trasferito dall'antico monastero di Monteoliveto, sede della Polizia, al «Palazzo dei Ministeri» a piazza Castello, ossia in Palazzo S. Giacomo, odierna sede del Comune di Napoli [26].

L'attuale sede fu consegnata alcuni anni dopo, a seguito della nuova destinazione di vari beni demaniali [27] [28].

Tra i successori di La Marmora alla guida della Prefettura di Napoli sono da ricordare in particolare: Angelo Bargoni, uomo di onestà a tutta prova e di specchiati principi [29]; Luigi Gravina, nominato il 30 ottobre 1877, ex-patriota nei moti del 1848 e del 1860 e prefetto anche a Bologna, Roma e Milano: deputato della sinistra, poi senatore del Regno [30]; Alfonso Vimercati Sanseverino, nominato Prefetto della Provincia di Napoli nel 1881, più tardi sarebbe stato senatore del Regno, fondatore e primo presidente della Banca Commerciale Italiana [31].