struttura gerarchica
serie
Archivio di Gabinetto. Schedario politico. Sovversivi (1875 - 1967)
livello di descrizione
series
titolo e estremi cronologici
Questura di Napoli. Archivio di Gabinetto. Schedario politico. Sovversivi1875 - 1967
soggetto produttore
Questura di Napoli, Napoli
ambiti e contenuto
Il Casellario politico centrale (Cpc) fu istituito dalla Direzione generale della Pubblica Sicurezza nel giugno 1894 con le circolari n. 5116 del 25.5.1894 e n. 6329 del 16.8.1894 come " servizio dello schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell'ordine e della Pubblica Sicurezza" e rimase in funzione fino alla fine degli anni Sessanta del Novecento. Era destinato ad accogliere i fascicoli personali di anarchici, socialisti, repubblicani e, dal 1921, anche di comunisti, ma anche oziosi e vagabondi furono oggetto di una capillare attività di sorveglianza che alimentò un consistente archivio di fascicoli personali.
Durante il periodo fascista l'attività di sorveglianza e controllo della polizia si amplificò comprendendo non più soltanto i politici ma tutta una indeterminata categoria di persone definite genericamente antifascista.
Scopo e utilità del servizio era quello di "mantenere alta l'attenzione delle Autorità di Pubblica Sicurezza sui maneggi dei rivoluzionari più pericolosi e di raccogliere presso la D.G. della PS, per averli sempre a portata di mano, tutti gli elementi relativi alla operosità dì essi".
I fascicoli dei sovversivi si articolano in tre serie, con documentazione prevalentemente compresa tra il 1894 e il 1945: "sovversivi radiati", "sovversivi annuali" e "sovversivi deceduti".
L'elenco dei sovversivi era annualmente aggiornato dal Casellario politico centrale; i 1981 fascicoli che si riferiscono a questi ultimi compongono la serie dei "Sovversivi Annuali".
La serie dei "Sovversivi Radiati" raccoglie 3073 fascicoli di coloro che erano considerati "sovversivi", e quindi sottoposti a vigilanza ma che, quando davano prova di ravvedimento ed abbracciavano la causa fascista, venivano "radiati" dall'elenco dei sovversivi.
Infine, la serie dei "Sovversivi Deceduti", composta da 850 fascicoli, raccoglie la documentazione dei sovversivi rimasti tali fino alla morte.
A ciascun fascicolo corrisponde una tipologia ricorrente di documenti: note informative, relazioni, verbali di interrogatori, provvedimenti di polizia, indicazioni di iscrizione nella Rubrica di frontiera o nel Bollettino delle ricerche, una scheda biografica che riporta sinteticamente e cronologicamente tutta l'attività dello schedato, aggiornamenti periodici sul comportamento del "sovversivo" delle prefetture locali indirizzati alla sezione Casellario politico centrale della Direzione generale della Pubblica Sicurezza. Nei fascicoli si possono anche trovare, fotocopie, minute o originali di lettere personali scritte dal sovversivo ad amici o familiari
L'archivio conserva anche materiale a stampa (giornali, volantini, manifesti, opuscoli) e documentazione fotografica. Il materiale a stampa pervenuto nei fascicoli, è relativo, in gran parte, a quotidiani, periodici, e ritagli di articoli, pubblicati in Italia e all'estero, di differente appartenenza politica, e ritenuto dalla polizia di carattere sovversivo e antigovernativo. Prevalente è la stampa edita nel periodo compreso tra le due guerre; il nucleo più cospicuo è distribuito tra gli anni '20 e '30.
Molto ricca anche la documentazione fotografica, fotografie realizzate nella maggior parte dalla polizia stessa, ma anche provenienti dai controlli e dai sequestri sulla corrispondenza: alle fotografie segnaletiche, o realizzate durante l'attività di sorveglianza, si affiancano - infatti - le fotografie di carattere privato, che si potrebbero definire da ‘album di famiglia' e che riproducono scene di pranzi, feste, cerimonie, vacanze, ritratti di amici e parenti.
In fase di schedatura analitica dei fascicoli personali, si è fornito qualche cenno biografico, se presente, sul personaggio schedato: nome del padre e della madre, luogo e data di nascita, mestiere, eventuale data di morte, "colore politico". Sono indicate, se presenti, anche informazioni più specifiche relative al tipo di misura repressiva adottata (ammonizione, diffida, iscrizione al Bollettino delle ricerche, iscrizione alla Rubrica di frontiera, confino politico, condanna presso il Tribunale speciale della difesa dello Stato).
Casellario Politico Centrale (Archivio Centrale dello Stato)
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