- Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli
- Sede centrale
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
fonds
titolo e estremi cronologici
Ortese, Anna Maria
, 1930 - 1998
descrizione fisica
pezzi
1401
soggetto produttore
Ortese, Anna Maria
collocazione
locale 124
ambiti e contenuto
L'Archivio di Anna Maria Ortese è stato depositato nell'Archivio di Stato di Napoli dalla nipote Rita Ortese, il 1 ottobre 2002, con un elenco sommario corrispondente a generiche partizioni.
Dopo il riordinamento e la schedatura analitica - a cura di Rossana Spadaccini, Linda Iacuzio e Claudia Marilyn Cuminale - risulta costituito da 1401 unità documentarie, inventariate analiticamente e raggruppate in serie archivistiche, già in parte identificate dall'autrice e raccolte in cartelline con alcune denominazioni originarie, che si è inteso rispettare e riproporre.
Il nucleo più consistente è costituito dall'Epistolario, che conserva le lettere inviate alla Ortese da personaggi più e meno noti; fra i tanti Pietro Citati, Leonardo Sciascia, Giorgio Agamben, Natalia Ginzburg, Roberto Calasso. Ma vi è anche un centinaio di lettere, per lo più in copia o in minuta, scritte dalla Ortese ai suoi corrispondenti.
Nel fondo si rinvengono tracce riconducibili all'incubazione e alla gestazione di romanzi editi, ma anche di testi inediti, quali una Pièce teatrale in versi e tredici poesie in napoletano, scritte negli anni '50 del secolo scorso.
Di particolare suggestione le diciassette "lettere aperte", indirizzate alle redazioni di alcuni quotidiani su argomenti di scottante attualità. Seppure isolata dagli ambienti letterari e mondani, Anna Maria Ortese si sentì sempre coinvolta nelle tematiche civili e politiche, soprattutto nell'ultimo periodo della sua vita. Scrisse, quindi, contro la pena di morte ancora applicata, in particolare, negli Stati Uniti, contro la vivisezione e lo sfruttamento degli animali, contro la violenza e l'oppressione dell'uomo sull'uomo.
Dopo il riordinamento e la schedatura analitica - a cura di Rossana Spadaccini, Linda Iacuzio e Claudia Marilyn Cuminale - risulta costituito da 1401 unità documentarie, inventariate analiticamente e raggruppate in serie archivistiche, già in parte identificate dall'autrice e raccolte in cartelline con alcune denominazioni originarie, che si è inteso rispettare e riproporre.
Il nucleo più consistente è costituito dall'Epistolario, che conserva le lettere inviate alla Ortese da personaggi più e meno noti; fra i tanti Pietro Citati, Leonardo Sciascia, Giorgio Agamben, Natalia Ginzburg, Roberto Calasso. Ma vi è anche un centinaio di lettere, per lo più in copia o in minuta, scritte dalla Ortese ai suoi corrispondenti.
Nel fondo si rinvengono tracce riconducibili all'incubazione e alla gestazione di romanzi editi, ma anche di testi inediti, quali una Pièce teatrale in versi e tredici poesie in napoletano, scritte negli anni '50 del secolo scorso.
Di particolare suggestione le diciassette "lettere aperte", indirizzate alle redazioni di alcuni quotidiani su argomenti di scottante attualità. Seppure isolata dagli ambienti letterari e mondani, Anna Maria Ortese si sentì sempre coinvolta nelle tematiche civili e politiche, soprattutto nell'ultimo periodo della sua vita. Scrisse, quindi, contro la pena di morte ancora applicata, in particolare, negli Stati Uniti, contro la vivisezione e lo sfruttamento degli animali, contro la violenza e l'oppressione dell'uomo sull'uomo.
strumento di ricerca
strumenti di ricerca presenti in Sala di Studio
inv. 958- 958 bis.