struttura gerarchica
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
Fondo
titolo e estremi cronologici
Consiglio di Stato1806 - 1815
descrizione fisica
pezzi  6
soggetto produttore
Regno di Napoli, governo di Napoli. Consiglio di Stato (1806-1815)
collocazione
locale 181
storia istituzionale
Istituito con il decreto del 15 maggio 1806, con il compito di discutere tutti gli affari demandati alla sua cognizione dal sovrano e comunque tutti quelli in materia di imposizioni, il Consiglio era presieduto dal re o da un suo delegato, era costituito da non più di 24 consiglieri e si avvaleva dell'opera di un segretario generale e di un bibliotecario. Con decreto del 5 luglio 1806 fu diviso in quattro sezioni (legislazione, finanze, interno, guerra e marina), ciascuna delle quali presieduta da un consigliere, che ne convocava le sedute. Ad un riepilogo dell'organizzazione del Consiglio e delle sue attribuzioni provvide il decreto del 24 ottobre 1809, che, premesso che l'organo aveva soltanto funzioni consultive, precisava che esso discuteva e compilava i progetti di legge ed i regolamenti generali della pubblica amministrazione, dava parere sull'interpretazione delle leggi, esaminava le domande dei comuni per l'alienazione e per l'acquisto dei beni stabili e per le imposte comunali, sui bilanci comunali, la cui rendita superasse i 5.000 ducati l'anno, sull'alienazione dei beni dei luoghi pii, sugli atti di naturalizzazione. Il Consiglio conosceva gli affari di alta polizia amministrativa, le controversie e le domande relative ai contratti stipulati tramite i ministri o l'intendente di Casa Reale, le decisioni della Corte dei Conti e del Consiglio delle prede marittime. Aveva competenze in materia di contenzioso, di conflitti di giurisdizione fra corpi amministrativi e giudiziari. Conosceva inoltre gli appelli e gli abusi in materia ecclesiastica, le questioni insorte fra fisco e cittadini nell'esecuzione dei contratti relativi alla censuazione del Tavoliere delle Puglie e quelle di confine fra comuni di diverse provincie. Gli avvisi del Consiglio sugli affari generali approvati dal re avevano forza di legge.
A seguito della restaurazione borbonica, con il decreto del 17 luglio 1815 il Consiglio fu soppresso.
ambiti e contenuto
L'archivio del Consiglio di Stato, costituito in origine da 164 buste, è andato quasi totalmente distrutto a seguito dell'incendio del 1943. Un inventario coevo, il n. 178, fornisce un'idea abbastanza esaustiva delle materie trattate dal Consiglio e dell'ordinamento originario della documentazione. Questo strumento di corredo si presenta così ripartito: 1) "Cassetta che contiene incartamenti relativi al personale del Consiglio e Segreteria di Stato" (vol. 1-62); 2) "Numero delle Cassette, e degl'incartamenti, che in esse si sono rinvenuti riguardanti la sezione di Legislazione" (vol. 63-69); 3) "Numero delle cassette e degl'Incartamenti, che in esse si sono rinvenuti riguardanti le Sezioni riunite" (vol. 70-81); 4) "Numero delle Cassette e degl'Incartamenti che in esse si sono convenuti riguardanti la sezione delle Finanze" (vol. 82-98); 5) "Numero delle Cassette e degl'incartamenti, che in esse si sono rinvenuti riguardanti la sezione dell'Interno" (vol. 99-164).
Di tutto il fondo risultano superstiti soltanto i volumi n. 161, 162, 163 e 164, più il n. 31, un copialettere con pandetta, ritrovato da Fausto De Mattia nel 1995. Il volume 161 contiene 52 incartamenti riguardanti materie diverse, mentre i nn. 162, 163 e 164 - ognuno dei quali include 16 budjets - sono "stati discussi comunali" per l'anno 1812.
strumento di ricerca
0154 Consulte e Consiglio di Stato
0155 Consiglio di Stato - Processi e pareri - Pareri a stampa dal 1824
0178 Consiglio di Stato - Inventario
0179 Indice alfabetico degli atti del Consiglio di Stato
note
inv. 154-155; 178-179: n. 154 Consulte e Consiglio di Stato nn. 1- 811 (1824-1865); inv. 155 Consulte e Consiglio di Stato - Processi e pareri. Pareri a stampa dal 1824 (Pandetta); nn. 178- 179 inventario di ciò che è andato distrutto. Superstiti i nn. 161-164 e ritrovato il n. 31.