struttura gerarchica
  • Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli 
  • Sede centrale 
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
fonds
titolo e estremi cronologici
Riario Sforza, Milano Franco d'Aragona1210 - 1938
descrizione fisica
pezzi  417
soggetto produttore
Riario Sforza (sec. XV-); Savona, Napoli
Milano Franco d'Aragona, principi di Ardore, principi del Sacro Romano Impero, duchi di San Paolo, marchesi di Polistena (secc.XIII-XIX); Valenza, Napoli
collocazione
locale 167 soppalco
ambiti e contenuto
Il fondo è costituito da due separati nuclei documentari, rispettivamente l'archivio della famiglia Riario Sforza e l'archivio della famiglia Milano Franco d'Aragona, confluito nel primo in seguito ai vincoli di parentela tra le due famiglie.
L'intero complesso documentario fu depositato dal conte Riccardo Filangieri di Candida presso l'Archivio di Stato di Napoli l'11 aprile 1957, a nome della duchessa Minervina Elena Manassei di Collestatte Riario Sforza, vedova del duca Antonio Riario Sforza. Il fondo fu dichiarato di notevole interesse storico con nota della Soprintendenza archivistica per la Campania del 5 gennaio 1984.
I due nuclei si dividono ciascuno in pergamene e carte.
L'archivio Riario Sforza consta di pergamene datate dal 1210 al 1864 e di carte, datate tra il secolo XV e il secolo XX, per un totale di 171 buste. Tra le pergamene, si segnalano quelle relative ai Riario, signori di Imola, con particolare riferimento a Girolamo Riario, e quelle relative al ramo degli Sforza estintosi nei Riario, con particolare riferimento a Caterina Sforza. Vi sono inoltre diplomi dei sovrani Aragonesi di Napoli e dei duchi di Milano; bolle papali, tra le quali quelle del pontefice Sisto IV.
Si segnalano infine due volumi in pergamena, conservati nella busta 20, contenenti brevi pontifici (1465-1577), con indice cronologico e "istrumenti di investiture e concessioni di siti e case del marchese Ferdinando Riario alla Longara in Roma, con indice cronologico".
La documentazione cartacea consta di scritture di famiglia, carte di successione, scritture di natura patrimoniale, contabile, giudiziaria, genealogica e corrispondenza. Essa, ordinata in parte, in base ad una classificazione alfanumerica, si articola nel modo seguente:
(A1): "Titoli di provenienza", comprendenti donazioni, carte relative alle divisioni ereditarie di beni feudali e di beni patrimoniali della famiglia Riario Sforza. (1514-1866);
(A2): "Testamenti" di diversi membri della famiglia Riario Sforza e della famiglia Milano (1492-1911);
(A3): "Inventari" relativi ai beni della famiglia esistenti in diversi territori come Corleto, Resina, Gaeta, Montepeloso, Firenze. Si tratta di note di biancheria, di oggetti, di ori, note di argenteria, di mobili, di scritture, di libri, di beni ereditari (1585-1877);
(B1): "Istrumenti", tra cui atti di divisione per le case site in Roma; istrumenti di vendita; istrumenti relativi ai beni in San Nicandro, in Pomigliano d'Arco, convenzioni, divisioni diverse di beni (1568-1920);
(B2): "Procure" (1743-1866);
(B3): "Dichiarazioni" (1859-1892);
(B4): "Platee diverse", tra cui quelle dei beni appartenuti al duca Nicola Riario Sforza in Pomigliano d'Arco (1815-1879): vi esistono piante per le platee della difesa di Montagnola e della difesa del Petrosello;
(B5): "Stati ipotecari ed estratti catastali", tra cui ipoteche e borderò di ipoteche (1825-1886);
(B6): "Canoni e censi". Si segnalano la legge sulle espropriazioni per causa di utilità pubblica del 1865, quella per l'affrancamento delle decime feudali nelle province napoletane e siciliane del 1873 e la legge sulla tassa di ricchezza mobile del 1874 (1836-1938);
(C1): "Circolari" relative soprattutto agli affari di Capitanata; vi sono anche istruzioni per la ripartizione dei demani di Corleto (1810-1896);
(C2): "Corrispondenza" (1832-1910);
(C3): "Roma-Corrispondenza", tra cui si segnalano le lettere di Pio Folchi a Sisto Riario Sforza (1850-1910);
(C4): "Sansevero - Corrispondenza", tra cui la corrispondenza del duca Riario Sforza con l'agente di Capitanata Giovan Giuseppe Rizzelli e con l'agente Saverio Demajo. La corrispondenza si riferisce agli affari di Capitanata (1850-1910);
(C5): "Corleto - Corrispondenza" (1857-1910);
(C6): "Sicilia - Corrispondenza";
(C7): "Pomigliano e Caivano - corrispondenza" (1851-1896);
(C8): "Economato";
(C9): "Polistena - Corrispondenza" (1881-1910);
(D1): "Contratti per fitti di case", tra le quali quelle site alla Duchesca; polizze d'affitto; contratti; fitti di case in piazza dei Tribunali, in via Pignatelli; in via Moro a Roma; in Corleto; in Pomigliano d'Arco. Si segnala la pianta dell'appartamento alla Riviera di Chiaia preso in affitto dal conte Roviano tra il 1893 e il 1913 (1862-1913);
(D2): "Contratti per fitti di terreni - "estinti": fitti di diversi fondi in Capitanata, in Pomigliano; stati di esazione dei beni in Napoli, in Capitanata, in Corleto (1817-1912);
(E1): "Tutele": documenti relativi alla tutela di diversi membri della famiglia di minore età, con particolare riferimento alla tutela del duca Nicola dopo la morte del cardinale Sisto Riario Sforza (1853-1887);
(E2): "Tasse e rivele": fondiarie relative ai beni siti in diverse località, tra le quali Corleto, Napoli, Pomigliano e Caivano, Roma, Corleto, Polistena, San Severo (1807-1910);
(F1): "Mutui ed istrumenti di quietanze" (1818-1898);
(F2): "Crediti a realizzarsi" (1879-1898);
(F3): "Madrefedi e mandati di pagamento" (1858-1889);
(F4): "Carte antiche riguardanti le amministrazioni locali" (1815-1884);
(F5): "Espropriazione per pubblica utilità", tra cui l'espropriazione effettuata dalla Società del Risanamento delle case site alla Duchesca (1880-1889);
(G1): "Notamenti";
(G2): "Piante delle diverse proprietà rustiche ed urbane": tra esse si segnalano quelle relative alle proprietà in Piazza di Spagna a Roma, quelle delle case e del palazzo di Pomigliano d'Arco e le piante delle case site in Napoli, in Calabria, in Puglia;
(G3): "Libri", tra cui il catalogo dei libri esistenti nella Biblioteca del cardinale arcivescovo di Napoli, Sisto Riario Sforza del 1878;
(G4): "Carte presso gli agenti", ossia i notamenti delle carte esistenti presso i diversi amministratori locali dei beni di famiglia;
(H1): "Titoli di Nobiltà", relativi al cardinale Sisto Riario Sforza (1845-1879);
"Titoli di Nobiltà" relativi all'invenstitura di diversi feudi, tra cui la contea di Cariati accordata nel 1479 da Ferdinando I d'Aragona al conte Girolamo Riario; si segnala inoltre una notizia sui senatori di Bologna di casa Riario dal 1572 al 1748; nomine e onorificenze ai diversi membri della famiglia Riario Sforza (XV-XIX secc);
"Cappelle gentilizie": si segnalano le carte relative alla cappella gentilizia nella chiesa dei Santi dodici apostoli in Napoli sotto il titolo del Crocifisso e carte relative alla Cappella dei SS. Apostoli in Roma;
"Titoli nobiliari riconosciuti dalla Consulta Araldica", tra cui quelli di duca e marchese di Corleto (1889-1913);
(H2): "Alberi genealogici", tra i quali quello della famiglia Riario di Bologna; copie di privilegi; fedi di preamboli, fedi di battesimo; fedi di morte;
(H3): "Carte relative alla famiglia Raimondi con i Riario": si tratta per lo più di corrispondenza tra alcuni membri dell'una e dell'altra famiglia (1633-1703);
Si segnalano le "Carte riguardanti le antiche proprietà di Casa Riario";
(H4): "Capitoli matrimoniali ed istrumenti dotali", dal 1513 al 1805, che testimoniano le parentele dei Riario con i Ferrero, gli Spinola, i Grimaldi, i di Somma del Colle, i Cattaneo;
"Capitoli matrimoniali", tra cui quelli di Giovanni Battista Riario Sforza e Giulia Milano di Ardore del 1864 (1805-1864);
Le buste dalla numero 59 alla numero 169 contengono documentazione di natura diversa: patrimoniale, contabile, carte di successione, carte giudiziarie. Si segnalano apprezzi, perizie e misure di architetti relative alle proprietà che la famiglia Riario Sforza possedeva in Napoli; incartamenti relativi a lavori di restauro ad alcuni palazzi; stralcio Sannicandro con carte giudiziarie, contabili e corrispondenza; Copie di istrumenti; processi e processi di nobiltà; documentazione inerente all' "ex possidenza Bologna"; "ex possidenza Imola"; "ex possidenza Montepeloso"; "ex possidenza Roma" e carte relative all'"Eredità Roviano", per l'eredità della principessa di Roviano Anna Maria Pignatelli la quale, con testamento del del 24 settembre 1842 aveva istituito suo erede universale il cardinale Sisto Riario Sforza, arcivescovo di Napoli, lasciando l'usufrutto del patrimonio al marito, Prospero Colonna morto il 7 ottobre 1865. Lasciò inoltre beni ai padri gesuiti di Sicilia per la fondazione, nel comune di Terranova di un convitto di educazione.
L'Archivio Milano Franco d'Aragona consta di 161 pergamene, datate tra il 1388 e il 1850, e di 85 buste di documentazione cartacea, che giunge fino al secolo XIX.
Tra le pergamene, si segnalano privilegi di sovrani, tra cui quelli di Ladislao, Alfonso, Ferdinando, Carlo VIII; brevi pontifici, tra i quali quelli del pontefice Alessandro VI, e regi assensi.
Si segnala una bolla di papa Leone X (Giovanni de' Medici) datata 1520; brevi di Innocenzo X con i quali il pontefice concesse a Porzia Milano e a Giacomo Milano Franco, cittadino napoletano nel 1666, di far dire messa nella loro cappella privata.
Il materiale cartaceo è composto da scritture di natura patrimoniale e contabile, tra cui volumi di partite di banco; carte giudiziarie e carte di successione, tra le quali testamenti; carte di famiglia; istrumenti notarili; processi; lettere di sovrani e di principi, tra le quali si segnalano quelle di Luigi XV di Francia a Giacomo Milano, principe di Ardore; corrispondenza diplomatica; memorie; trattati di pace e di commercio; onorificenze; corrispondenza, comprendente alcune lettere del cardinale Orsini; copialettere; registri di lettere e di memoriali. Si segnalano due protocolli relativi al primo e al secondo Educandato Regina Isabella di Borbone; conti; volumi di ricevute; libri di introito ed esito; carte contabili e di amministrazione relative a diversi feudi in Polistena, in Siderno e in Ardore.
Da segnalare infine una pandetta delle scritture e l'inventario antico delle scritture di Casa Milano redatto nel 1690, dal quale è possibile ricavare notizie sull'ordinamento dato alla documentazione, divisa per titoli, e dettagliate notizie relativamente al loro contenuto, grazie alle analitiche ed ampie descrizioni dei documenti. Il titolo è il seguente: "Inventario di alcune scritture così in carta pergamena come in ba(m)bacena esitentino nell'Ecc.ma Casa Milano fatto nel 1690 Con l'indice delli titoli".
I due nuclei archivistici si rivelano di grande importanza storica, non solo perché testimoniano la vita e le attività di due antiche e prestigiose famiglie, come i Riario Sforza e i Milano Franco d'Aragona, ma anche perché attraverso il loro patrimonio e gli incarichi politici e religiosi di alcuni membri, si rivelano una fonte preziosa per la storia dell'Italia Meridionale, del ducato di Milano, con riferimenti anche a momenti della storia emiliana.
strumento di ricerca
0699 Milano Franco d'Aragona
0698 Milano Franco d'Aragona
0697 Riario Sforza
strumenti di ricerca presenti in Sala di Studio
l'inventario n. 0699 è del XVIII secolo
note
Si veda anche l'Archivio Nugent, collegato alla famiglia Riario Sforza per motivi dinastici.