serie
Enti
codice
0000000150
intestazione autorizzata
Ministero di grazia, giustizia e affari ecclesiastici, Napoli
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1815 - 1817
Ministero di Grazia e Giustizia, Napoli
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1817 - 1860
date di esistenza
1815 - 1860
storia
Ad una Segreteria di Stato di grazia e giustizia, a cui fu preposto nel febbraio del 1806 un direttore, fece seguito il Ministero del gran giudice e di giustizia e grazia. Con r.d. 26 luglio 1815 l'organo prese il nome di Ministero di grazia, giustizia e affari ecclesiastici, che ebbe vita breve per la scissione del ramo ecclesiastico nel 1817 (r.d. 10 gennaio), in virtù della quale esso assunse la sua definitiva denominazione di ministero di grazia e giustizia. Di sua competenza erano la gestione, l'organizzazione giudiziaria e la vigilanza su tutte le autorità dell'Ordine. Inoltre, si occupava degli affari relativi al personale giudiziario e di quelli concernenti l'estradizione, le grazie, le riabilitazioni. Fra le sue attribuzioni vi era anche la vigilanza sulla tenuta dei registri dello stato civile.
Dal 1832 al 1848, alle sue dipendenze vi fu la Reale Commissione per i titoli di nobiltà, trasferita successivamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ad una prima organizzazione (r.d. 22 aprile 1817), che prevedeva la divisione delle competenze in quattro ripartimenti, distinguenti gli affari concernenti il personale da quelli del segretariato e dell'archivio, successe, con r.d. del 31 maggio 1840, una ulteriore e definitiva divisione dei carichi. I singoli ripartimenti apparivano così organizzati:
1) Segretariato, personale ed archivio; 2) Affari civili; 3) Affari penali; 4) affari di grazia e giustizia presso il Luogotenente generale di Sicilia e contabilità.
condizione giuridica
uffici centrali della Restaurazione
documentazione collegata
Ministero di Grazia e Giustizia
fonti
F. DIAS: Manuale per gli uffiziali giudiziari ed amministrativi, tipografia Flautina, 1833, pp. 35-37
G. LANDI: Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861), Napoli, Giuffrè, 1977, I, pp. 270 - 272.