serie
Enti
codice
0000000420
intestazione autorizzata
Amministrazione generale dei dazi indiretti, Napoli
contesto: Regno di Napoli; Regno delle due Sicilie
date: 1806 - 1860
date di esistenza
1806 - 1860
storia
L'Amministrazione dei dazi indiretti fu istituita nel decennio francese con r.d. del 17 giugno 1806. Le fu affidata la gestione dei tributi indiretti appartenenti allo Stato e, a questo scopo, fu divisa in quattro sezioni. La prima si occupava della riscossione dei dazi nelle dogane di frontiera di terra e mare, la seconda comprendeva tutte le dogane all'interno del Regno e tutte le imposte indirette gravanti sui commestibili di Napoli, la terza si occupava dei proventi della vendita dei sali e la quarta, infine, abbracciava circa trentadue dazi diversi ("dritti riuniti"), di cui era parte anche la Lotteria. Sempre durante l'occupazione francese furono riorganizzate le privative di manifattura e spaccio dei tabacchi e, con legge del 24 febbraio 1809, fu liquidato l'antico sistema doganale. Dal 1811 al 1814, l'Amministrazione dei dazi indiretti, prima unificata, fu poi ripartita in due rami distinti, rispettivamente per le dogane e dazi di consumo e per i dritti riservati. Con la Restaurazione furono emanati una serie di provvedimenti per riorganizzare le dogane (r.d. 5 settembre 1815 e r.d. 5 marzo 1816) e, contestualmente all'emanazione della nuova legge di navigazione del 30 luglio 1818, comune ad entrambe le parti del Regno, furono conclusi trattati di commercio con Spagna, Francia e Inghilterra.
In seguito a ciò, fu approvata una nuova tariffa doganale e riorganizzato il personale.
La legge organica dei reali domini al di qua e al di là del Faro del 19 giugno 1826, emanata da Francesco I, diede un nuovo ordinamento all'Amministrazione che aveva il compito di sovrintendere alle dogane, ai commerci marittimi, ai dazi erariali di consumo ed ai generi sottoposti a privativa (sale, tabacchi, carte da gioco, polveri da sparo, neve).
Alla Direzione generale con sede in Napoli, composta da un direttore, tre amministratori, un segretario ed un contabile generali, erano affidate le ispezioni da effettuare in tutto il territorio. Presso gli uffici di ogni dogana, i ricevitori erano addetti alla riscossione dei tributi. Essi, insieme agli ispettori e ai controlori, svolgevano il servizio cosiddetto "sedentario", cioè con sede fissa. Vi era poi il servizio "attivo" affidato, a terra, a brigadieri e guardie e, per mare, a marinai, cannonieri e piloti e il servizio "misto" svolto da controlori e ispettori.
Con la legge del 20 dicembre 1826 si stabilì che i reati di contrabbando fossero di competenza dei giudici circondariali o di quelli dei dazi indiretti. Su deliberazione del Ministro di polizia coloro che avevano commesso tali reati potevano essere relegati nell'isola di Ponza, mentre il Ministro delle finanze aveva facoltà di disporre perizie sui generi sottoposti a sequestro.
documentazione collegata
Amministrazione generale dei dazi indiretti
fonti
G. LANDI: Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861), Napoli, Giuffrè, 1977, tomo I, pp. 330 - 339
F. TRINCHERA: Degli Archivii Napolitani, Napoli, Archivio di Stato di Napoli, 1872, pp. 508 - 509.