serie
Enti
codice
0000000668
intestazione autorizzata
Chiesa di Santa Maria della Palma alla Zecca dei Panni, Napoli
contesto: Regno di Napoli; Repubblica partenopea; Regno di Napoli; Regno delle due Sicilie; Italia
date: sec. XVI - sec. XX
forme parallele
Chiesa di Santa Maria delle Palme
date di esistenza
sec. XVI - sec. XX
luogo/hi
Napoli  (ambito territoriale)
storia
La chiesa, originariamente denominata di Santa Cecilia, secondo la Cronaca Cassinese, fu fondata da Equizio, console romano e padre di San Mauro, e donata a San Benedetto. Nel 934 fu concessa ai padri cassinesi, esente da gabelle, da Giovanni, console e duca di Napoli. La chiesa di Santa Cecilia, successivamente abbandonata dai padri cassinesi, fu restaurata dai "complateari" della Chiesa di San Giorgio Maggiore, che vi istituirono un "maestrato", governato da quattro persone.
In quell'occasione, poiché la chiesa sorgeva nel luogo detto "delle palme", nel largo della Zecca dei panni (quartiere Pendino), fu dedicata alla Vergine Maria e prese il nome di "Chiesa di Santa Maria delle Palme", poi "della Palma alla Zecca de' Panni". Secondo gli antichi statuti, a capo della cappella e confraternita eretta nella chiesa vi erano sei maestri, eletti ogni anno durante le festività pasquali, e un tesoriere con il compito di amministrare "tutti i denari, elemosine, beni et ornamenti" e di tenere un libro degli introiti e degli esiti. Scopo della Confraternita, era quello di provvedere al suo mantenimento e di provvedere di dote le consorelle povere, attraverso la pratica della questua. Trattandosi di un'opera pia composta da laici e da religiosi, nel 1788, per la risoluzione delle controversie, fu sottoposta al Tribunale Misto. Durante il "decennio francese", la Chiesa di Santa Maria della Palma alla Zecca dei Panni fu messa sotto la tutela del governo francese e, successivamente, fu, da Ferdinando I di Borbone, riconosciuta opera pia "laicale" e sottoposta al Consiglio Generale degli Ospizi. Nel 1858 ne furono riformati gli statuti. In seguito, la Chiesa di Santa Maria della Palma, trasferita temporaneamente nella Chiesa di San Giorgio Maggiore, fu dichiarata dal prefetto di Napoli uno degli Istituti di pubblica beneficenza regolati dalla legge del 17 luglio 1890 e quindi soggetta alla tutela della Giunta provinciale e amministrativa e alla vigilanza della Prefettura di Napoli.
tipologia funzionale
opere pie, istituzioni ed enti pubblici di assistenza e beneficenza
condizione giuridica
enti ecclesiastici
enti pubblici
documentazione collegata
Chiesa di Santa Maria della Palma alla Zecca dei Panni
fonti
Riferimenti per la storia della Chiesa: Archivio della Chiesa di Santa Maria della Palma alla Zecca dei Panni, b. 1