serie
Enti
codice
0000000756
intestazione autorizzata
Soprintendenza della decima, Napoli
contesto: Regno di Napoli; Repubblica partenopea; Regno di Napoli
date: 1796-1808
date di esistenza
1796 - 1808
storia
Con la delibera del Consiglio ordinario di Stato del 17 maggio 1796 si stabilì l'esazione di un tributo straordinario chiamato "decima", in proporzione - cioè - del dieci per cento del valore di tutto quanto era soggetto a esso, per sostenere lo Stato nelle spese straordinarie causate dalla guerra contro la Francia. La Mazzoleni ricorda che il nome del tributo non era nuovo, poiché veniva già usato in ambito ecclesiastico e per di più, in campo civile, era parzialmente applicato sin dall'epoca angioina. La delibera del 1796, tuttavia, costituì un provvedimento di particolare rilievo nel quadro progressivo delle pubbliche imposte sviluppatesi alla fine del diciottesimo secolo. La nuova tassa, infatti, colpì le rendite delle partite di fiscali, gli adoi, gli arrendamenti, nonché altre rendite e frutti civili collegati alle terre, università e città in genere. Il tributo interessò anche la proprietà fondiaria, in particolare la burgensatica, al punto che esso venne anche denominato "decima sul burgensatico"; allargata successivamente in "decima generale", l'imposta fu applicata in tutte le province e anche nella città di Napoli, sulle merci e in particolare sulle case.
Le rendite derivate da questi balzelli vennero amministrate e controllate da un apposito organo, detto appunto "Soprintendenza della decima". Primo "Delegato e Commissario Generale" per la nuova tassa fu nominato l'avvocato fiscale del Real patrimonio, nonché presidente della Camera della Sommaria, Nicola d'Aiello.
La decima, come sistema, venne soppressa mediante la legge dell'8 agosto 1806, con cui furono abolite "tutte le contribuzioni dirette, per essere rimpiazzate da una contribuzione fondiaria, a contare dal primo gennajo 1807". Nel 1808 si provvide, poi, ad abrogare la relativa Soprintendenza.
tipologia funzionale
uffici ed organi finanziari
condizione giuridica
uffici centrali di Antico regime
uffici centrali del periodo napoleonico e/o di governo provvisorio
documentazione collegata
Soprintendenza della decima
fonti
MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI. UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI, Guida generale degli Archivi di Stato italiani, III (N-R), Roma, 1986, pp. 49-50;
J. MAZZOLENI, Le fonti documentarie e bibliografiche dal sec. X al sec. XX conservate presso l'Archivio di Stato di Napoli, II, Napoli, Arte Tipografica, 1978, pp. 132-133.