serie
Enti
codice
0000000850
intestazione autorizzata
Ministero della guerra e della marina, Napoli
contesto: Regno di Napoli
date: 1806 - 1815
Ministero della marina, Napoli
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1816 - 1822; 1855 - 1860
Ministero della guerra e marina, Napoli
contesto: Regno delle due Sicilie
date: 1822 - 1855
date di esistenza
1816 - 1860
storia
Nell'ambito della riorganizzazione della struttura governativa voluta da Carlo di Borbone nel 1737 il "carico" della Guerra e della Marina rimase alla Prima segreteria, cioè quella degli Esteri e Casa Reale. Nessun mutamento avvenne fino al 1755, quando, esonerato il Fogliani (il titolare della "Prima Segreteria" era in pratica il capo del governo), i suoi incarichi furono divisi tra il segretario alla giustizia Tanucci (cui andarono Esteri e Casa Reale) e quello dell'Azienda (cioè delle Finanze) De Gregorio, cui fu attribuito il carico di Guerra e Marina. Una segreteria a sé stante per gli affari militari nacque solo nel 1759, allorché De Gregorio seguì Carlo in Spagna e tra i suoi incarichi quello della Guerra e della Marina fu attribuito ad un nuovo Segretario di Stato, nella persona di Antonio Del Rio (cui nel 1774 successe Antonio Ottero). Nel 1778 la marina napoletana fu affidata alle cure di un tecnico straniero, Giovanni Acton, e rimase per poco più di un anno separata dal "ramo" Guerra, finché nel 1780 l'Acton assunse la titolarità di entrambi gli incarichi. Il noto uomo politico la mantenne anche quando nel 1789 fu nominato Primo Segretario di Stato. Nel 1795 ufficialmente (ma non di fatto) egli rinunciò agli incarichi di governo "cedendo" la Marina, insieme con il Commercio e gli Affari Esteri, al principe di Castelcicala. Dopo la parentesi repubblicana del 1799, le vicende degli organismi politici preposti alla difesa diventa piuttosto confusa, ma in sostanza, fino all'arrivo di Giuseppe Bonaparte nel 1806, la Marina ebbe un proprio responsabile distinto dalla Guerra (ossia dall'amministrazione dell'Esercito). Durante il decennio francese il settore della marina fu unito a quello della guerra in un unico ministero, diviso in due rami. Dopo la Restaurazione (ministro della Marina fu nominato il generale Diego Naselli D'Aragona, che mantenne la carica fino al 1820) e fino al 1822, la marina tornò di fatto a costituire un ministero distinto, affidato al generale Naselli, anche se la legge del 10 gennaio 1817 sugli organi centrali del regno prevedeva un unico ministero per la guerra e la marina. Questa disposizione invece ebbe pratica attuazione soltanto con il r. d. 5 giugno 1822. Il ramo marina poi con il r. d. 7 ottobre 1823, che ne stabilì la pianta organica, risultò da allora diviso in due ripartimenti, al primo dei quali erano attribuiti affari generali e personale, mentre al secondo contabilità, materiale, costruzioni e navigazione di commercio. I due rami furono infine definitivamente separati e costituirono distinti ministeri a a partire dal r. d. 14 settembre 1855. Erano dipendenze della Real Marina l'Intendenza generale, il Servizio degli ospedali militari, gli istituti di istruzione e di formazione e, fino al 1855, i "bagni penali", stabilimenti di pena per i condannati ai ferri (successivamente questa competenza fu trasferita al Genio di terra e quindi al Ministero dei lavori pubblici.
tipologia funzionale
uffici ed organi militari
condizione giuridica
uffici centrali del periodo napoleonico e/o di governo provvisorio
uffici centrali della Restaurazione
uffici centrali preunitari
documentazione collegata
ministero della guerra
fonti
G. LANDI, "Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861)". Milano, Giuffré, 1977, I, pp. 396-408.