serie
Famiglie
codice
0000000232
intestazione autorizzata
Caracciolo, principi di Torchiarolo (sec. XV-)
date di esistenza
sec. XV-
luogo/hi
Napoli  (residenza)
storia
I Caracciolo di Torchiarolo sono un ramo collaterale dei Caracciolo di Avellino. Capostipite dei Torchiarolo fu il secondogenito del quinto principe di Avellino, Ambrogio (1699-1748), che ottenne nel 1726, dietro pagamento di 9000 ducati, il feudo di Torchiarolo, in provincia di Lecce, su cui ricevette nello stesso anno anche il titolo di principe.Ambrogio sposò Francesca Afan de Rivera figlia del marchese di Villanueva de Las Torres. Figli di Ambrogio furono Luigi II, principe di Torchiarolo, che fu avviato alla carriera ecclesiastica dal cugino, il principe di Avellino, che sperava così di entrare in possesso dei beni e titoli dei Torchiarolo, e Serafina. Luigi per sevntare le mire del cugino si spogliò, dell'abito talare e impugnò la rinuncia che aveva sottoscritto anni prima, rivendicando contro questi i suoi diritti e crediti. In seguito sposò Iamara Frantone, figlia del principe di Pietracupa, dalla quale ebbe Ambrogio che sposò Maria Teresa Sanchez de Luna. Nel 1770 morì senza figli il fratello della nonna paterna Pedro Alfan de Rivera, ultimo marchese di Villanueva de Las Torres. Il cospicuo patrimonio che questi possedeva in Spagna, passava di diritto ai discendenti della sorella di Pedro, Maria Francesca Afan de Rivera, prima principessa di Torchiarolo. Ambrogio, che al momento della morte di Pedro vestiva abiti talari, fu estromesso dalla successione per cui tutti i beni passarono alla zia Serafina Caracciolo principessa di S. Lorenzo. Abbandonato lo stato ecclesiastico Ambrogio citò in giudizio la zia e nel 1779 gli fu riconosciuto il definitivo possesso dei beni con sentenza del tribunale di Madrid. Il patrimonio dei Torchiarolo si accrebbe ulteriormente quando nel 1806 morì l'ultimo principe di Ripa, Giovanni Francone, avo materno di Ambrogio, che rimase di fatto unico erede. Gli avvenimenti del 1799 costrinsero Ambrogio a ritirarsi in Sorrento, Nel 1806 seguì Ferdinando IV in Sicilia. Ambrogio morì nel 1818. Dei nove figli gli successe Luigi al quale andarono tutti i beni di Spagna della successione Afan de Rivera, mentre agli altri 7 figli maschi toccò la liquidazione del monte Ciarletta (monte istituito da Scipione Caracciolo), mentre all'unica figlia Maria Iamara non tocco nulla avendo avuto questa la dote in 90.0000 ducati. Il primogenito Luigi sposò Costanza Salluzzo figlia del duca di Corigliano. Da questo matrimonio nacquero nove figli tra cui ricordiamo: Marino (1783-1841), colonnello della real marina ed ambasciatore a Tunisi; Camillo (1784-1850), brigadiere di cavalleria; Scipione Alessandro (1786-1838), cavaliere di Malta, Alonzo (1787-1841) avviato alla carriera forense, poi deputato del Supremo magistrato di salute e sottintendente di Melfi; Paolo (1788-1855), comandante interino della compagnia delle reali guardie a cavallo e maggiordomo di settimana di Ferdinando IV di Borbone,e Settimino (1790-1840), avviato alla carriera ecclesiastica dal padre alla quale rinunciò per dedicarsi alla carriera militare. Settimino, sposatosi con Marianna de Curtis ebbe sette figli. Il primogenito Ambrogio, (1821-1906), sposò Maria Andrei, figlia di Mariano Andrei e di Giovanna Morey, e con real rescritto del 1857 fu autorizzato ad usare, maritale nomine, il titolo di conte d'Andreu. Maria fu l'ultima discendente di una delle più nobili famiglie del regno di Maiorca. Ambrogio fu più volte assessore provinciale di Pollena Trocchia e consigliere e assessore comunale di Napoli. Dei suoi 5 figli ricordiamo Fausto e Francesco che, per la sopravvenuta morte del primo, ereditò dal padre il titolo di conte d'Andreu, fu sindaco di Pollena Trocchia e consigliere e deputato provinciale di Napoli. Dal suo matrimonio con Isabella Bassano, figlia del marchese di Tufillo, nacquero Mario avviato alla carriera ecclesiastica, e Ambrogino, cui si deve il deposito delle carte. Questi fu ispettore onorario delle belle arti, membro corrispondente del collegio araldico di Francia, autore di alcune pubblicazioni tra cui la riedizione aggiornata della genealogia della sua famiglia.
documentazione collegata
Caracciolo di Torchiarolo
fonti
Archivi di famiglie e di persone, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, 1991, I, p. 35;
J. MAZZOLENI, Le fonti documentarie e bibliografiche dal sec. X al sec. XX conservate presso l'Archivio di Stato, Napoli, 1978, II, pp. 361;
DOMENICA MASSAFRA PRORCARO, Inventario dell'archivio privato della famiglia Caracciolo di Torchiarolo, Roma, 1978;