serie
Famiglie
codice
0000000730
intestazione autorizzata
Pironti (sec. XV-); Montoro, Napoli
date di esistenza
sec. XV-
luogo/hi
Napoli  (residenza)
Montoro  (residenza)
storia
La famiglia fu decorata con il titolo di conte con r.d. 18 novembre 1869, in persona di Michele Pironti e era iscritta nel Libro d'oro della nobiltà italiana e nell'Elenco ufficiale della nobiltà italiana in persona di Francesco, figlio di Michele.
Michele Pironti, nato a Montoro, in provincia di Avellino, il 23 gennaio 1814, completò gli studi giuridici presso l'Università di Napoli e entrò nella magistratura come giudice della Gran Corte Criminale di Terra di lavoro (l'attuale provincia di Caserta). Eletto deputato al Parlamento napoletano del 1848, la sua elezione non fu però convalidata. Denunciato alla polizia, fu esonerato dalla magistratura. Insieme con Luigi Settembrini capeggiò la setta dell'Unità Italiana. Fu arrestato il 3 agosto 1849 e condannato a morte, con pena commutata in 24 anni di ferri a Nisida. Fu liberato a seguito dell'indulto concesso da Ferdinando II l'8 gennaio 1859, in occasione delle nozze del principe ereditario. Nel settembre del 1860 prese parte attiva alla vita politica napoletana, assumendo le cariche di Consigliere di Luogotenenza, deputato, presidente della Corte di Cassazione di Napoli, senatore e ministro di grazia e giustizia nel governo Menabrea, costituito il 13 maggio 1869 (Pironti si dimise poi nell'ottobre dello stesso anno). Michele Pironti morì a Torre del Greco il 14 ottobre 1885.
Il figlio Francesco Antonio sposò Giulia De Antonellis, dalla quale nacque Rosalia, andata in sposa a Carlo Poerio junior.
documentazione collegata
Poerio, Pironti, Imbriani