- Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli
- Sede centrale
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
fonds
titolo e estremi cronologici
Questura di Napoli
, 1860 - 1971
descrizione fisica
pezzi
non numerati
soggetto produttore
collocazione
locale 134
storia istituzionale
Costituita nel 1860 per soppressione della borbonica Prefettura di Polizia con decreto luogotenenziale del 22 dicembre, la Questura di Napoli fu da allora il maggior organo di polizia e di pubblica sicurezza per la città e per la provincia di Napoli. Fino al 1868 mutò più volte la struttura dell'ufficio, articolato in più ripartimenti e divisioni. Successivamente, invece, si stabilizzò l'organizzazione in tre divicioni, rispettivamente il Gabinetto del Questore, la Polizia giudiziaria e qualla amministrativa.
storia archivistica
Le carte della Questura di Napoli riflettono in primo luogo la distinzione fra Archivio di Gabinetto e Archivio Generale, costituito dai documenti prodotti dalle divisioni di polizia giudiziaria e di polizia amministrativa.
Il primo consta di tre serie, la prima delle quali, versata nel 1888, fu riordinata da Ruggiero Moscati con un criterio prevalentemente per argomenti, poiché non vi si riscontravano tracce di un ordinamento originario. Le altre due serie invece, articolate rispettivamente in base alle categorie di un titolario, hanno ricevuto successivamente una numerazione che continua quella del gabinetto Moscati. Va anche sottolineata la sostanziale mancanza di documenti per il periodo 1902-1918.
Quanto all'Archivio Generale, i documenti degli anni 1860-1887 sono stati riuniti da Pietro Scatizzi in un unico ordinamento, corredato da un completo inventario manoscritto (invenatrio antico della sezione diplomatica numero 78/2), mentre la stratificazione delle parti successive rispecchia la successione dei versamenti che in più casi coincide con l'emanazione da parte del Ministero dell'Interno di norme sugli uffici di pubblica sicurezza e sull'ordinamento dei loro archivi (come avvenne nel 1887, nel 1902 e nel 1931).
Le altre due partizioni, il Casellario di polizia giudiziaia ed i Registri e le Rubriche, non hanno, a differenza delle precedenti, una natura "istituzionale", ma derivano piuttosto dalla "tradizione archivistica". Infatti il Casellario dovrebbe appartenere alla polizia giudiziaria, con le cui carte in effetti si trovano riuniti molti fascicoli di questo genere.
I Registri e le Pandette, ora raccolti tutti nell'ultima partizione del fondo, sono stati schedati, riordinati e corredati con esaurienti elenchi
Il primo consta di tre serie, la prima delle quali, versata nel 1888, fu riordinata da Ruggiero Moscati con un criterio prevalentemente per argomenti, poiché non vi si riscontravano tracce di un ordinamento originario. Le altre due serie invece, articolate rispettivamente in base alle categorie di un titolario, hanno ricevuto successivamente una numerazione che continua quella del gabinetto Moscati. Va anche sottolineata la sostanziale mancanza di documenti per il periodo 1902-1918.
Quanto all'Archivio Generale, i documenti degli anni 1860-1887 sono stati riuniti da Pietro Scatizzi in un unico ordinamento, corredato da un completo inventario manoscritto (invenatrio antico della sezione diplomatica numero 78/2), mentre la stratificazione delle parti successive rispecchia la successione dei versamenti che in più casi coincide con l'emanazione da parte del Ministero dell'Interno di norme sugli uffici di pubblica sicurezza e sull'ordinamento dei loro archivi (come avvenne nel 1887, nel 1902 e nel 1931).
Le altre due partizioni, il Casellario di polizia giudiziaia ed i Registri e le Rubriche, non hanno, a differenza delle precedenti, una natura "istituzionale", ma derivano piuttosto dalla "tradizione archivistica". Infatti il Casellario dovrebbe appartenere alla polizia giudiziaria, con le cui carte in effetti si trovano riuniti molti fascicoli di questo genere.
I Registri e le Pandette, ora raccolti tutti nell'ultima partizione del fondo, sono stati schedati, riordinati e corredati con esaurienti elenchi
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