struttura gerarchica
  • Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli 
  • Sede centrale 
serie
Complessi documentari (Anagrafe degli archivi)
livello di descrizione
Fondo
titolo e estremi cronologici
Commissione Esecutrice del Concordato1818 - 1860
altra denominazione: Patrimonio ecclesiastico
descrizione fisica
pezzi  975
soggetto produttore
Commissione esecutrice del concordato, Napoli
collocazione
locale 234
storia istituzionale
Il Concordato del 21 marzo 1818 agli articoli 12 e 35 prevedeva l'istituzione di due Commissioni, l'una per l'esecuzione del Concordato, detta anche Alta Commissione, l'altra per l'amministrazione del patrimonio ecclesiastico regolare, detta anche Commissione mista amministrativa dei beni chiesastici. La prima era formata dal Nunzio apostolico e dal Ministro dell'Ecclesiastico, la seconda era composta da due ecclesiastici e da due laici. Quest'ultima era alle dipendenze dell'Alta Commissione e si occupava di amministrare il patrimonio ecclesiastico regolare, incamerato dai francesi e non ancora destinato ad altro uso. L'Alta Commissione si occupava di dotare i monasteri dei beni incamerati nel decennio. La Commissione mista fu sciolta nel 1836 ed il suo archivio fu trasmesso all'Alta Commissione.
ambiti e contenuto
Sotto la denominazione di "Patrimonio ecclesiastico" sono compresi i fondi relativi all'attività della Commissione esecutrice del Concordato (o Alta Commissione) e della Commissione mista amministratrice del patrimonio ecclesiastico regolare, entrambe istituite a seguito del Concordato stipulato fra il Regno di Napoli e la S. Sede nel 1818.
Dopo lo scioglimento della Commissione mista (1836), l'archivio fu trasmesso all'Alta Commissione; per questo motivo, il materiale prodotto costituisce un unico fondo. Nel 1862 il segretario della disciolta Commissione esecutrice del concordato consegnò (il relativo inventario costituisce l'inventario 377-378). Agli inizi del 1867 il Servizio di stralcio della sezione di Napoli dell'Amministrazione generale del fondo per il culto (subentrata alla suddetta Direzione della Cassa ecclesiastica in base alla legge 7 agosto 1866 sulla soppressiopne delle congregazioni religiose) consegnò a sua volta l'archivio al Regio Archivio di Stato di Napoli utilizzando lo stesso verbale di consegna del 1862.
Si tratta di materiale vario corredato da un inventario di consegna, indici e pandette allegate alla documentazione. In particolare, il fondo copre un arco cronologico che va dal 1818 al 1860 ed è costituito da documentazione attestante consegne e assegnazioni di beni a monasteri e parrocchie, affitti e vendite di stabili, riaperture di conventi soppressi, lavori di riparazioni di chiese e locali. Inoltre, cospicua è la parte relativa al personale.
Le categorie, in cui sono compresi gli atti, si distinguono secondo i diversi affari ed enti morali.
strumento di ricerca
0377 Commissione esecutrice del concordato - Patrimonio ecclesiastico
0378 Commissione esecutrice del concordato - Patrimonio ecclesiastico
0379 Commissione esecutrice del concordato - Patrimonio ecclesiastico - Stati di soppressione
link allo strumento
strumento xDams
note
Nell'inventario generale 377- 378 è riportato un indice specifico per i fasci da n. 555 a 571 dell'inventario generale.
Seguono l'elenco dei monasteri soppressi, divisi per ordine alfabetico e per provincia, i notamenti degli stati di soppressione e i notamenti dei monasteri soppressi nell'antica provincia di Calabria Ultra per il terremoto del 1783.