serie
Famiglie
codice
0000000316
intestazione autorizzata
Giudice Caracciolo, principi di Villa e di Cellammare (secc. XVIII-XX); Genova,Napoli
date di esistenza
sec. XVIII- XX
luogo/hi
Genova  (residenza)
Napoli  (residenza)
storia
I Giudice rientrano nel novero delle famiglie degli uomini di affari genovesi che fondarono la loro fortuna nel campo del credito e del commercio, inserendosi poi con un'accorta politica matrimoniale, nell'ambito della nobiltà terriera meridionale. Nel 1722 Costanza Eleonora Giudice sposò Francesco Caracciolo, principe di Villa, ma la famiglia, e con essa il titolo, si sarebbero estinti per la morte del loro unico figlio Nicola se il padre di Costanza Eleonora, Antonio, non avesse costituito un maggiorascato a favore della discendenza di Filippo Caracciolo duca del Gesso, fratello secondogenito del genero Francesco Caracciolo principe di Villa. Dalla primogenita di Filippo, andata sposa in seconde nozze a Carmine Niccolò, principe di Santo Bono, nacquero vari figli. Il primogenito, Francesco, acquistò il feudo di Cellamare, riottenne il titolo e riunì in sè la fortuna ed i titoli delle due estinte famiglie dei Giudice di Cellamare e dei Caracciolo di Villa, anteponendo al proprio cognome, per le condizioni previste dal maggiorascato, quello dei Giudice. Francesco sposò Maria Vittoria Palma di Artois, duchessa di Sant'Elia; il figlio, Giuseppe, si unì in matrimonio a Stefania Caracciolo dei duchi di Martina. Da questi ultimi nacque Francesco che sposò Marianna Muscettola principessa di Leporano e duchessa di Schiavi; nel 1838 dal loro matrimonio nacque Giuseppe, erede di tutti i titoli, la cui vedova, principessa Giulia Serra dei duchi di Cardinale, depositò nel 1935 questo complesso archivistico presso l'Archivio di Stato di Napoli.
documentazione collegata
Giudice Caracciolo
fonti
Guida generale degli Archivi di Stato, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, 1986, III, pp. 128-130.