serie
Prefettura di Napoli. Gabinetto. Quarto versamento (1959-1963). Categoria VI
livello di descrizione
fonds
titolo e estremi cronologici
Prefettura di Napoli. Gabinetto. Quarto versamento (1959-1963). Categoria VI (ordine pubblico)
soggetto produttore
ambiti e contenuto
Dalla Prefettura di Napoli sono pervenuti fino ad oggi all'Archivio di Stato di Napoli quattro versamenti riguardanti l'archivio del Gabinetto, la cui documentazione si riferisce ai procedimenti trattati dall'ufficio posto alle dirette dipendenze del prefetto, ben distinti da quelli appartenenti alle altre divisioni della prefettura, in quanto ritenuti di maggior importanza, riservati o implicanti maggiore discrezionalità.
La circolare della Direzione generale degli affari generali e del personale del 27 marzo 1962, n. M/3301, ribadì la distinzione fra l'archivio di Gabinetto e "l'archivio generale degli affari amministrativi correnti" (denominazione che sostituiva la precedente di "Archivio amministrativo"). La stessa circolare identificava poi anche "l'archivio di deposito per gli atti non più occorrenti alla pratica ordinaria di tutti i servizi (Gabinetto ed Uffici amministrativi)", ma forniva tabelle di classificazione soltanto per l'archivio generale.
La documentazione del quarto versamento, a cui si riferisce il presente inventario, comprende fascicoli di sei categorie, dalla prima alla sesta, ed è suddivisa, come in genere quella delle prefetture, in anni, bienni o trienni. Ognuna di queste partizioni comprende tutte le categorie del titolario o piano di classificazione adottato dall'Ufficio. I materiali qui descritti, appartenenti alla sola categoria VI (ordine pubblico), si riferiscono al triennio 1959-1961 e al biennio 1962-1963.
I documenti descritti nell'inventario che qui si presenta sono stati rinvenuti fra i materiali confusamente versati dalla Prefettura, alcuni dei quali compresi in una sequenza di 352 pezzi, avvolti in camicie di colore bianco e numerati in progressione, altri invece, privi di numerazione, condizionati in cartelle di colore marrone del Provveditorato generale dello Stato.
L'inventario rappresenta le serie e le sottoserie, ma non i fascicoli che le costituiscono, dei quali si fornisce qualche informazione, nella descrizione del contenuto, solo per segnalare materiali di particolare interesse o maggiormente consistenti. I nomi delle sottoserie in cui si articola la categoria VI sono stati desunti da un "Massimario" versato insieme con i documenti e conservato presso la sala di studio dell'Archivio di Stato di Napoli. Di ciascun elemento (sottoserie) descritto si sono indicati il titolo o denominazione, insieme con la classificazione completa, il numero di corda attribuito nell'ambito del lavoro di selezione e di riordinamento e il numero della busta in cui il materiale è condizionato, nonché l'eventuale numero di corda di quella che lo contraddistingueva nell'ambito del versamento (dal 318 al 352).
Relativamente alla datazione, dato che alcune sottoserie si riferiscono soltanto a una parte del biennio/triennio di appartenenza, se ne è indicato anche lo specifico anno o biennio di archiviazione riportato sulla camicia dei fascicoli. Poiché l'unità di descrizione di riferimento di questo lavoro è stata la sottoserie, identificata nell'ambito della data di archiviazione, non si sono rilevati gli estremi cronologici dei fascicoli.
Ai materiali appartenenti ai due suddetti periodi (1959-1961 e 1962-1963) si sono aggiunti quelli rinvenuti in altre tre buste, due delle quali riguardanti rispettivamente gli anni 1943-1944 e 1957, e la terza affari di natura riservata (1952-1954), raccolti dal prefetto Francesco Diana durante il suo lungo mandato a Napoli (1951-1956).
Paolo Franzese (maggio 2019)
La circolare della Direzione generale degli affari generali e del personale del 27 marzo 1962, n. M/3301, ribadì la distinzione fra l'archivio di Gabinetto e "l'archivio generale degli affari amministrativi correnti" (denominazione che sostituiva la precedente di "Archivio amministrativo"). La stessa circolare identificava poi anche "l'archivio di deposito per gli atti non più occorrenti alla pratica ordinaria di tutti i servizi (Gabinetto ed Uffici amministrativi)", ma forniva tabelle di classificazione soltanto per l'archivio generale.
La documentazione del quarto versamento, a cui si riferisce il presente inventario, comprende fascicoli di sei categorie, dalla prima alla sesta, ed è suddivisa, come in genere quella delle prefetture, in anni, bienni o trienni. Ognuna di queste partizioni comprende tutte le categorie del titolario o piano di classificazione adottato dall'Ufficio. I materiali qui descritti, appartenenti alla sola categoria VI (ordine pubblico), si riferiscono al triennio 1959-1961 e al biennio 1962-1963.
I documenti descritti nell'inventario che qui si presenta sono stati rinvenuti fra i materiali confusamente versati dalla Prefettura, alcuni dei quali compresi in una sequenza di 352 pezzi, avvolti in camicie di colore bianco e numerati in progressione, altri invece, privi di numerazione, condizionati in cartelle di colore marrone del Provveditorato generale dello Stato.
L'inventario rappresenta le serie e le sottoserie, ma non i fascicoli che le costituiscono, dei quali si fornisce qualche informazione, nella descrizione del contenuto, solo per segnalare materiali di particolare interesse o maggiormente consistenti. I nomi delle sottoserie in cui si articola la categoria VI sono stati desunti da un "Massimario" versato insieme con i documenti e conservato presso la sala di studio dell'Archivio di Stato di Napoli. Di ciascun elemento (sottoserie) descritto si sono indicati il titolo o denominazione, insieme con la classificazione completa, il numero di corda attribuito nell'ambito del lavoro di selezione e di riordinamento e il numero della busta in cui il materiale è condizionato, nonché l'eventuale numero di corda di quella che lo contraddistingueva nell'ambito del versamento (dal 318 al 352).
Relativamente alla datazione, dato che alcune sottoserie si riferiscono soltanto a una parte del biennio/triennio di appartenenza, se ne è indicato anche lo specifico anno o biennio di archiviazione riportato sulla camicia dei fascicoli. Poiché l'unità di descrizione di riferimento di questo lavoro è stata la sottoserie, identificata nell'ambito della data di archiviazione, non si sono rilevati gli estremi cronologici dei fascicoli.
Ai materiali appartenenti ai due suddetti periodi (1959-1961 e 1962-1963) si sono aggiunti quelli rinvenuti in altre tre buste, due delle quali riguardanti rispettivamente gli anni 1943-1944 e 1957, e la terza affari di natura riservata (1952-1954), raccolti dal prefetto Francesco Diana durante il suo lungo mandato a Napoli (1951-1956).
Paolo Franzese (maggio 2019)
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